Aveva tenuto per sé 9mila euro del risarcimento destinato dall'assicurazione ad un suo cliente. Un avvocato del Foro di Modena, C.P.
Le Forze dell'Ordine modenesi vengono soccorse dal reparto cinofilo di Padova, che ha messo a disposizione nello scorso fine settimana uno dei suoi cani antidroga, Cedric.
Alle 19 di ieri ha avuto inizio il "Servizio straordinario di controllo del territorio" che ha visto impegnate pattuglie della questura di Prato insieme a due volanti della questura di Firenze; durante il servizio di controllo, intorno alle 22 è stato fermato un Fiat Ducato che procedeva lungo viale Nam Dinh: il guidatore, N.I.R. nato in Romania nel 1989, pregiudicato per reati contro il patrimonio, ha presentato agli agenti una patente di guida rumena che, in seguito ad ulteriori accertamenti, è risultata essere falsa.
Non voleva far partire la moglie. Sarebbe stato questo il motivo che, secondo una prima ricostruzione dei fatti, avrebbe spinto un tunisino di 41 anni a gettare nel panico l’aeroporto milanese di Malpensa. L’uomo viaggiava su un suv, una Hyundai Tucson, risultata poi rubata questa mattina a Cerro Maggiore (Milano). A bordo c’erano anche la moglie, una cittadina italiana, e i figli della coppia. Qualche minuto prima di arrivare in aeroporto sarebbe scoppiata una lite furiosa tra i due, causata proprio dalla partenza della donna.
E' stato un sabato movimentato da risse e furti, complice, come spesso accade, l'abuso di alcol.
Prosegue senza sosta la battaglia di contrasto allo spaccio di droga in città. Il numero e la frequenza degli arresti da parte delle Forze dell'Ordine parlano di un fenomeno dilagante e spesso sottovalutato. Ultimo in ordine di tempo a finire in carcere per detenzione di sostanze stupefacenti e stato un tunisino di 23 anni, arrestato ieri dai Carabinieri.
Tentato furto di bici in pieno giorno domenica scorsa, in via dolce dè Mazzamuti. Erano circa le 13.30 quando la pattuglia dei motociclisti della municipale ha notato un uomo che, con una barra in ferro, stava rompendo la catena che legava una bicicletta ad una ringhiera.
Rapina, lesioni e danneggiamento, con queste accuse è stato arrestato un 25enne tunisino dai carabinieri della Compagnia di Figline Valdarno. L'uomo, fino a qualche tempo fa in possesso del permesso di soggiorno per motivi umanitari, da qualche sera aveva preso l'abitudine di rifocillarsi in un kebab di Via Roma di proprietà di un 36enne pakistano.
Sarebbe stato fermato dagli agenti della polizia il presunto assassino del tunisino ucciso due notti fa in via della Pallotta, a ridosso del centro storico perugino. Il trentaduenne, di origini nordafricane e con precedenti per spaccio di droga, era stato accoltellato giovedì notte nei pressi del bar Parigi, in via della Pallotta al culmine di una lite. (MT)
W.S., 24enne tunisino, pregiudicato e clandestino, attualmente ospite presso il C.I.E. ha tentato una fuga dalla detenzione, pianificata durante il trasporto presso il Policlinico di Modena.
Un trentenne di origine tunisina ha perso la vita oggi pomeriggio all’ospedale di Baggiovara in seguito a un incidente stradale avvenuto alle 13.30 circa in viale Tassoni.
A notte fonda ha aggredito una coppia in Via dei Serragli, lei tailandese di 36 anni, lui fiorentino di 24.
Sabato pomeriggio una donna lo aveva sorpreso mentre in via della Misericordia, armato di tronchesi, aveva tranciato il lucchetto di una bicicletta parcheggiata per poi appropriarsene e allontanarsi verso via Cavour.
Era stato fermato per un controllo ma, alla richiesta dei documenti, ha tentato di fuggire. E' quanto accaduto ieri sera davanti alla stazione Fontivegge, quando i poliziotti di quartire hanno cercato di fermare un uomo di origini tunisine. Lo straniero ha però tentato la fuga, ma senza riuscirci. Gli agenti lo hanno infatti taggiunto e bloccato.
Era stato notato da un carabiniere in borghese, che come lui viaggiava sul treno Firenze-Foligno, un tunisino di 35 anni trovato in possesso di 60 grammi di eroina e quindi arrestato. Il carabiniere, che stava rientrando dalla Toscana nella caserma di Assisi, aveva notato che lo straniero scendeva ad ogni stazione per poi risalire in tutta fretta.
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