Disdire un contratto relativo ad un servizio o ad un abbonamento non è mai semplice, specialmente se non si conoscono le procedure corrette e la giusta terminologia da usare. Ecco però che arrivano in soccorso alcuni consigli, facili da comprendere e di rapida attuazione, che permettono anche alle persone meno esperte di inoltrare disdette in maniera corretta.
Cos’è una disdetta e a cosa serve?
Il mondo delle disdette è più articolato di quanto si pensi, esso infatti riguarda un mezzo utilizzato dagli utenti per far valere i propri diritti nei casi in cui decidono di non rinnovare un contratto alla sua scadenza, impedendo quindi il rinnovo automatico. Sarà scontato dedurre che in diverse situazioni è possibile riscontrare diverse problematiche. Pertanto chi preferisce sentirsi supportato in questa operazione può rivolgersi ad uno dei siti esperti in materia, come ad esempio Disdette360.it, un portale che nasce con l’obiettivo di fornire un supporto guidato per aiutare le persone nei processi di disdetta o recesso.
Disdetta del contratto telefonico – L’importanza delle Carte dei Servizi
La disdetta di un contratto telefonico necessita di una procedura specifica, che se non seguita alla lettera rischia di risultare vana. Affinché la cessazione del contratto sia effettiva è bene conoscere dettagliatamente le Carte dei Servizi, ovvero dei documenti che ogni operatore deve saper fornire ai propri utenti per capire come gestire i suoi servizi. Le Carte dei Servizi infatti contengono indicazioni utili circa i diritti e gli obblighi contrattuali che vincolano fornitore del servizio e cliente e spiegano come deve avvenire la fatturazione, eventuale recesso, disdetta, rinnovo, richiesta di assistenza, gestione degli indennizzi e molto altro.
Disdetta del contratto di energia o gas – Informazioni utili
Quando si parla di erogazione di utenze elettriche bisogna fare distinzione tra la disattivazione che fa cessare totalmente la fornitura del servizio e lo switching, cioè il trasferimento ad un altro fornitore. Nel primo caso sono previsti dei costi di chiusura ed è importante rispettare i tempi di disdetta dettati dal fornitore, in caso di cambio erogatore del servizio invece non serve inviare alcuna disdetta, ma basterà aprire un nuovo contratto col gestore prescelto, che a sua volta provvederà al passaggio dell’utenza nei tempi tecnici necessari.
Disdetta contratto di locazione – I tre casi
Chi stipula un contratto di locazione può decidere di recedere da esso e pertanto è possibile ritrovarsi davanti a:
Risoluzione consensuale richiesta da entrambe le parti, per la quale sarà necessario seguire semplicemente delle pratiche burocratiche presso l’Agenzia delle Entrate.
Recesso anticipato del conduttore, che può recedere in base alle clausole inserite nel contratto che ha firmato. Ovviamente il locatore deve ricevere preavviso tramite lettera raccomandata (almeno sei mesi prima), in caso contrario il conduttore dovrà versare una somma di denaro pari a sei canoni mensili e risarcire i danni causati.
Recesso anticipato del locatore da effettuare tramite invio di raccomandata o PEC sei mesi prima della scadenza del contratto (i mesi aumentano se l’immobile non ha uso abitativo).
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