Firenze per due settimane «Città azzurra» in onore della nazionale di calcio, con incontri, eventi ed altre iniziative organizzate in attesa del match di qualificazione agli Europei 2012 tra Italia e Slovenia in programma la sera del 6 settembre allo stadio Franchi. L'iniziativa rientra nel programma della Figc di tenenere eventi nelle città che ospitano le gare della nazionale.
'Il tavolo della pace' ha preso il via questa mattina. Nella Sala Giunta del Coni sono riuniti i padroni di casa, il presidente Gianni Petrucci e il segretario generale Raffaele Pagnozzi, i rappresentanti delle istituzioni calcistiche, il presidente della Figc, Giancarlo Abete e il direttore generale Antonello Valentini, poi i vertici dei club invitati,
Un impegno preciso e un’assunzione di responsabilità è la richiesta avanzata dal presidente della Figc Abete alla Lega di serie A e all’Aic sull’accordo collettivo. “Il 5 settembre – ha sottolineato ieri il presidente federale ai microfoni di Radio Anch’io Sport - abbiamo firmato l'accordo collettivo tra la Lega di Serie A e l'Assocalciatori: le parti si erano prese 30 giorni per modificare, eventualmente, il famigerato articolo 7, relativo alle rose di prima squadra e agli allenamenti differenziati, invece non c'è stato neanche un incontro e questo conferma la posizione che la Federazione ha sempre avuto, che di fatto non era l'art. 7 o la sua interpretazione la motivazione di questo contrasto.
«Sono ottimista». Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, è convinto che il campionato l'11 settembre possa partire con un accordo tra Lega e Aic sul contratto collettivo, con un nuovo accordo o con un accordo ponte. «È obbligo che la giornata di campionato dell'11 settembre si giochi», aggiunge Abete a Radio Anch'Io Sport, e sottolinea come sia stata la Lega a disattendere gli impegni presi in precedenza.
Proponiamo per i lettori de Il Sito di Firenze un interessante estratto di un articolo di Xavier Jacobelli, pubblicato sul blog di Quotidiano.net, dove il celebre giornalista prende una ferma posizione sullo sciopero dei calciatori e propone lo sciopero dei tifosi.
Lo stop del campionato è colpa di quei «presidenti sfasciatutto» che hanno deciso di far saltare il tavolo della serie A «senza un vero e proprio oggetto del contendere». Così il presidente del Coni Gianni Petrucci, che in un'intervista alla Stampa blinda il numero uno della Federcalcio Abete mentre evidenzia i dubbi sul presidente della Lega Calcio Beretta e il suo doppio incarico con Unicredit.
Il secondo sciopero della storia del calcio italiano passa attraverso Firenze e le parole di Damiano Tommasi rilasciate a Coverciano a margine della presentazione della stagoine della Can A e B.
Una giornata che sempre a Firenze doveva soprattutto rappresentare il via delle iniziative legate alla gara della Nazionale in programma al Franchi contro la Slovenia il 6 settembre.
È ufficiale: l'assocalciatori non ha trovato l'accordo per il nuovo contratto collettivo dei calciatori. Salta la prima di Campionato.
Una tessera per arbitro d'onore è stata consegnata al sindaco di Firenze Matteo Renzi dal presidente federale Giancarlo Abete e dal presidente dell'Associazione italiana arbitri Marcello Nicchi: la breve cerimonia è avvenuta a Coverciano al termine del tradizionale raduno dei direttori di gara d'inizio stagione. «Dare al sindaco una normale tessera come associato Aia dal '91 al '96 ci pareva riduttivo - ha dichiarato Abete -
«Non mi sembra che la nostra proposta sia sulla via dell'accoglimento». Damiano Tommasi non nasconde il suo scetticismo sull'ultima proposta fatta al presidente della Lega Maurizio Beretta di un accordo ponte. «C'è la volontà da parte delle società - dice il n.1 dell'Assocalciatori ai microfoni di Sky Sport 24 - a far saltare la prima giornata di campionato.
Lavorare insieme per risolvere i problemi perchè le polemiche su quanto accaduto a Coverciano dopo l'incontro nei giorni scorsi tra un gruppo di tifosi viola e il tecnico della Nazionale Cesare Prandelli è stato solo un «equivoco». Questo il pensiero del presidente della Figc Giancarlo Abete, dopo la richiesta avanzata anche ieri dal presidente della Fiorentina Mario Cognini di chiarezza da parte della
Soddisfazione per la disponibilità manifestata dal presidente federale Giancarlo Abete verso la proposta di organizzare un tavolo pacificatore e di confronto su Calciopoli fra tutti i club, pausa di riflessione invece davanti alla posizione di chiusura da parte del presidente dell'Inter Massimo Moratti: è quanto fanno sapere Diego Della Valle e la Fiorentina protagonisti nell'ultima settimana di iniziative per invocare chiarezza sullo scandalo che ha scosso il calcio italiano nel 2006. Il proprietario del club viola ha preso atto di quanto dichiarato da Moratti, invitato con una lettera aperta due giorni fa a sedersi ad un tavolo insieme a lui per spiegare e chiarire.
A seguito della lettera aperta di Diego Delle Valle, pubblicata ieri sul portale ufficiale della ACF Fiorentina e la reazione stizzita di Massimo Moratti, chiamato in causa da Mister Tod's, Giancarlo Abete ha risposto a nome della Federazione Italiana Giouco Calcio, dichiarandosi disponibile ad ogni approfondimento. Ecco le parole del Presidente FIGC:
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