È stato assegnato al ct della Nazionale di calcio Cesare Prandelli l'edizione 2011 del premio del Gruppo Veneto dell'Unione Stampa Sportiva Italiana (Ussi) «Campione nella vita, campione nello sport».
Un impegno preciso e un’assunzione di responsabilità è la richiesta avanzata dal presidente della Figc Abete alla Lega di serie A e all’Aic sull’accordo collettivo. “Il 5 settembre – ha sottolineato ieri il presidente federale ai microfoni di Radio Anch’io Sport - abbiamo firmato l'accordo collettivo tra la Lega di Serie A e l'Assocalciatori: le parti si erano prese 30 giorni per modificare, eventualmente, il famigerato articolo 7, relativo alle rose di prima squadra e agli allenamenti differenziati, invece non c'è stato neanche un incontro e questo conferma la posizione che la Federazione ha sempre avuto, che di fatto non era l'art. 7 o la sua interpretazione la motivazione di questo contrasto.
La Lega calcio di Serie A e Assocaciatori hanno firmato il rinnovo del contratto collettivo dei calciatori. La firma è stata apposta nella sede della Federcalcio da Maurizio Beretta per la Lega di A e da Damiano Tommasi per l'Aic.
«L'elemento che ha sbloccato la situazione del contratto è stata la volontà della Lega di firmarlo e di valutare la nostra proposta della settimana scorsa e prenderla in considerazione». Lo ha detto Damiano Tommasi, presidente dell'Aic, a Radio Anch'Io Sport. Il numero uno dell'Assocalciatori è in viaggio per Roma dove firmerà il contrattato ponte con al Lega di Serie A.
«L'assemblea ha votato una posizione che ha riferito all'Aic e alle istituzioni sportive - ha annunciato il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta in una conferenza stampa con De Laurentiis durante una pausa dei lavori -. Proponiamo di firmare un accordo collettivo con valenza da qui al 30 giugno 2012 che recepisca i 6 punti leggermente modificati secondo gli accordi del negoziato sviluppato nei mesi scorsi.
«Sono ottimista». Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, è convinto che il campionato l'11 settembre possa partire con un accordo tra Lega e Aic sul contratto collettivo, con un nuovo accordo o con un accordo ponte. «È obbligo che la giornata di campionato dell'11 settembre si giochi», aggiunge Abete a Radio Anch'Io Sport, e sottolinea come sia stata la Lega a disattendere gli impegni presi in precedenza.
È ufficiale: l'assocalciatori non ha trovato l'accordo per il nuovo contratto collettivo dei calciatori. Salta la prima di Campionato.
Gli arbitri sono stati designati, ma la serie A non scenderà in campo. Anche l'estremo tentativo è andato a vuoto: il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, le ha provate tutte per evitare il rinvio della prima giornata, ma alla fine, invece di annunciare la fumata bianca sul rinnovo del contratto collettivo tra Lega e Assocalciatori, sarà costretto a formalizzare lo slittamento del campionato.
«Un fondo da 20 milioni di euro dalla Figc per evitare sciopero». Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete lo ha detto nella conferenza stampa al termine del Consiglio federale.
«O accettano entrambi gli emendamenti al contratto collettivo o noi non firmiamo». Il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, a conclusione della giornata di oggi lo dichiara all'ADNKRONOS. «Alla fine quello che passerà è che i calciatori scioperano perchè non vogliono mettere nero su bianco che il contributo di solidarietà deve essere a carico loro.
La mediazione della federcalcio non è servita, e dai passi avanti si è tornati alla rottura vera. Stavolta il rischio che il campionato non parta il prossimo week end è davvero concreto: nella giornata che doveva essere risolutiva per la vicenda del rinnovo del contratto dei giocatori il braccio di ferro è tornato più virulento che mai tra club e sindacato.
Prima il consiglio federale, poi l'assemblea della Lega di A, trasferita per l'occasione a Roma, a due passi dalla Federcalcio. Domani si decide se il campionato di serie A partirà regolarmente o se la prima giornata in programma sabato 27 e domenica 28 slitterà, per uno sciopero che i calciatori non vogliono si chiami così.
I capitani e i delegati sindacali delle squadre di Serie A si stanno incontrando a Milano con i vertici dell'Associazione Italiana Calciatori per fare il punto sulla trattativa per il rinnovo dell'accordo collettivo con la Lega di Serie A. Alla riunione, che si tiene in un albergo nei pressi della stazione centrale, partecipa il presidente dell' Aic Damiano Tommasi affiancato dai vertici del sindacato.
"Manca poco per arrivare ad un accordo importante e innovativo nell'interesse del calcio italiano - ripete ormai da mesi Beretta - Lo sciopero sarebbe non solo una sconfitta ma una brutta figura del calcio italiano, un tentativo di mettere la testa sotto la sabbia. I problemi vanno affrontati e non servono diktat - osserva il n.1 della Confindustria del pallone". E Tommasi: "Lo sciopero? - Mi sembra ci siano buone possibilità di evitarlo, qualche passo avanti si sta facendo". Mercoledì la nuova data fissata per la resa dei conti.
L'amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci non vuole nemmeno sentir parlare della possibilità che lo sciopero dei calciatori faccia saltare la prima giornata di campionato. «Non scherziamo, sarebbe una cosa assurda - ha tagliato corto Mencucci prima dell'assemblea della Lega di serie A -.
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