«Caro Beretta, dimettiti immediatamente». A due giorni dall'assemblea della Lega di serie A, il patron del Cagliari, Massimo Cellino, ha inviato una lettera ufficiale al presidente Maurizio Beretta, e per conoscenza a tutte le società. «Beretta ha un altro incarico in Unicredit - spiega Cellino - se ne deve andare.
«Un fondo da 20 milioni di euro dalla Figc per evitare sciopero». Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete lo ha detto nella conferenza stampa al termine del Consiglio federale.
La mediazione della federcalcio non è servita, e dai passi avanti si è tornati alla rottura vera. Stavolta il rischio che il campionato non parta il prossimo week end è davvero concreto: nella giornata che doveva essere risolutiva per la vicenda del rinnovo del contratto dei giocatori il braccio di ferro è tornato più virulento che mai tra club e sindacato.
Prima il consiglio federale, poi l'assemblea della Lega di A, trasferita per l'occasione a Roma, a due passi dalla Federcalcio. Domani si decide se il campionato di serie A partirà regolarmente o se la prima giornata in programma sabato 27 e domenica 28 slitterà, per uno sciopero che i calciatori non vogliono si chiami così.
I capitani e i delegati sindacali delle squadre di Serie A si stanno incontrando a Milano con i vertici dell'Associazione Italiana Calciatori per fare il punto sulla trattativa per il rinnovo dell'accordo collettivo con la Lega di Serie A. Alla riunione, che si tiene in un albergo nei pressi della stazione centrale, partecipa il presidente dell' Aic Damiano Tommasi affiancato dai vertici del sindacato.
"Manca poco per arrivare ad un accordo importante e innovativo nell'interesse del calcio italiano - ripete ormai da mesi Beretta - Lo sciopero sarebbe non solo una sconfitta ma una brutta figura del calcio italiano, un tentativo di mettere la testa sotto la sabbia. I problemi vanno affrontati e non servono diktat - osserva il n.1 della Confindustria del pallone". E Tommasi: "Lo sciopero? - Mi sembra ci siano buone possibilità di evitarlo, qualche passo avanti si sta facendo". Mercoledì la nuova data fissata per la resa dei conti.
Anche la Spagna, a causa delle continue tensioni tra i rappresentanti dei club e quelle dell'assocalciatori spagnola (l'equivalente della AIC - Associazione Calciatori Italiana) va verso lo stop del Campionato. Negli scorsi giorni per bocca di Damiano Tommasi (Presidente AIC) l'ipotesi sciopero aveva preso forza e successivamente i capitani delle 20 squadre di Serie A, hanno recapitato una lettera alla FIGC dove affermavano che senza la firma del contratto, il Campionato non sarebbe partito.
«Noi una casta? Sembra che i contratti dei calciatori siano una loro colpa e per questo non possano parlare: non diamo spazio alla demagogia e a certe dichiarazioni dei politici e cerchiamo piuttosto di arrivare a questa firma». Damiano Tommasi ha parlato oggi a Coverciano dove ha incontrato i giocatori azzurri in ritiro per preparare l'amichevole di mercoledì contro la Spagna: oltre al presidente dell'Assocalciatori, era presente anche Paolo Conti che presiede la nuova organizzazione sindacale dei calciatori, l'Anc.
Beretta si dice «assolutamente convinto che ci siano le condizioni per l'accordo, ma serve la buona volontà di entrambe le parti. I fuori rosa? È uno dei due-tre temi sul tavolo, pensiamo che si debba riconoscere alle componenti tecniche un pò di libertà nell'organizzare gli allenamenti come avviene in tutti gli ambiti.
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