Piazza Santo Spirito recupera la sua fontana. Un’opera che risale probabilmente al XVII secolo, trasferita lì dal ‘Chiostro di San Nicola da Tolentino’ nel 1812, su decisione dell’amministrazione napoleonica.
Ma l’intera area rinnova il look grazie al recupero delle aiuole. E così, finiti i lavori di riqualificazione (realizzati grazie sia all’ ‘Art Bonus’ che ad un contributo di Camera di Commercio), questa mattina si è svolta l’inaugurazione alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella, degli assessori Alessia Bettini e Stefano Giorgetti, del presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci e dal vicepresidente della Camera di Commercio di Firenze Claudio Bianchi.
«Un altro passo che facciamo nell’Oltrarno – ha sottolineato il sindaco – un quartiere che trovo estremamente ricco, vivace e con una grande voglia di valorizzare ciò che possiede di bello. La piazza è uno dei suoi gioielli. Per questa fontana siamo riusciti a recuperare 80mila euro, arrivati per metà dal Comune e per l’altra metà grazie ad una donazione di Edizioni Conde Nast spa».
«Continueremo con gli operatori della piazza per riqualificarla completamente – ha proseguito – senza dimenticare che abbiamo già approvato i progetti definitivi dei nuovi bagni, per i quali faremo un apposito bando. Ringrazio gli assessorati alle opere pubbliche e all’ambiente, la soprintendenza, Camera di commercio, la parrocchia e i semplici cittadini. È bello vedere il quartiere presente e vivo insieme alle istituzioni. Così bisogna rispondere a tutti i problemi legati al degrado e alla sicurezza, non lamentandosi e chiudendosi in casa».
I lavori alle aiuole sono stati eseguiti in economia dai tecnici e gli operai della direzione ambiente mentre i materiali necessari sono stati acquistati grazie al contributo della Camera di Commercio di Firenze che, nell'ambito del progetto ‘Oltrarno Più’, ha destinato la somma di 100mila euro ad interventi di riqualificazione delle piazze e dei giardini dell’Oltrarno.
L’intervento è servito a restaurare i cordonati in legno delle aiuole, riparare l’impianto di irrigazione, sistemare le nuove piante da fiore, rifinire la superficie delle aiuole, realizzare la recinzione di protezione.
«La scelta di non ripristinare il prato nelle aiuole – ha spiegato l’assessore all’ambiente Bettini – è dovuta, essenzialmente, alla presenza dei grandi olmi: le loro radici non permettono la crescita e lo sviluppo del prato».
«La recinzione – ha aggiunto – servirà invece a limitare gli atti vandalici ed a impedire l’accesso ai cani».
«Questo intervento – ha detto Claudio Bianchi, vicepresidente della Camera di Commercio di Firenze - rientra nel calendario di valorizzazione di un quartiere tutto da riscoprire, dove le nostre tradizioni sono ancora vive. Restituire bellezza, decoro e sicurezza a questi luoghi sono, infatti, un’iniezione positiva anche per il tessuto economico».
Il restauro della vasca (reso possibile grazie un’ «erogazione liberale in denaro a sostegno della cultura», prevista dalla normativa dell’Art Bonus) è risultato particolarmente complesso visto il pessimo stato di conservazione. Per la parte esterna è stato necessario un preconsolidamento, seguito dalla disinfestazione della flora che si era accumulata negli anni. Dopo la pulitura generale, i tecnici hanno ricostruito le parti rovinate e riattaccato quelle spaccate. Sono state rimosse e sostituite le vecchie stuccature e si è provveduto ad una protezione superficiale e ad una omogeneizzazione cromatica per ottimizzare l’aspetto estetico. La parte interna della vasca è stata nuovamente impermeabilizzata mentre lo stelo centrale (in pietra serena e marmo), dopo essere stato disinfestato, è stato pulito in profondità e riportato allo stato originario. Le lastre in pietra del basamento in gradoni rotte e non recuperabili sono state smontate e sostituite con nuove in pietra serena simili alle originali per forma, dimensioni e lavorazione superficiale. Anche la zanella perimetrale in pietra è stata smontata e parzialmente sostituita ed è stato pulito il sottostante fognolo che, completamente ostruito da detriti e terra, non poteva più ricevere e smaltire l’acqua al suo interno. I lavori di restauro hanno anche riguardato l’impianto di adduzione e scarico dell’acqua della fontana: l’intervento concordato con la soprintendenza, ha permesso il recupero ottimale e duraturo della funzionalità della fontana.
Infine si è proceduto al rivestimento, con lastra di piombo, dei bacili sia per allontanare l’acqua dalla superficie in marmo (evitando così la formazione di calcare) che per livellare il bordo di tracimazione e consentire così, anche in presenza di poca acqua, una ricaduta abbastanza uniforme da tutto il perimetro.
Per razionalizzare i consumi è stata infine prevista l’installazione di un sistema di regolazione che interrompe automaticamente l’erogazione durante le ore notturne riattivandola durante la giornata.
«La piazza finalmente riapre ai cittadini – ha dichiarato l’assessore Giorgetti – si tratta di un recupero importante che ha visto un investimento di 80mila euro».
«Questo luogo sta ritrovando la sua dimensione – ha rilevato il presidente Sguanci – in un quartiere patria dell’arte e dei mestieri fiorentini».
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