E' successo ieri mattina in piazza Mazzini, dove ha sede Data Trade, rivenditore del tanto agognato marchio Apple. Un'azione organizzata e premeditata che ha visto protagonisti un gruppo di venti o venticinque ragazzi, tutti di colore, appena ventenni.
Nel pomeriggio di ferragosto avevano rubato due biciclette sotto le logge di piazzetta del Pesce (in foto), ma il furto non era sfuggito agli occhi delle telecamere. A finire nei guai sono stati due pregiudicati, un napoletano e una livornese già noti alle forze dell'ordine.
Intorno alle 3 di stamattina, un residente di viale Montegrappa ha notato due individui che stavano forzando l'entrata posteriore di un centro di fisioterapia; dato l'allarme al 113, la questura ha inviato sul luogo tre volanti che, dopo qualche minuto, hanno intercettato una Fiat Uno che viaggiava a folle velocità e che, alla vista degli agenti, tentava di far perdere le proprie
Ieri mattina, una coppia di ladri ha cercato di rubare una borsa ad una cliente del supermercato Esselunga di via Valentini.
I quartieri colpiti sono Libertà, San Pasquale e Carrassi. I furti in appartamento a Bari sono una realtà quotidiana. Solo Ieri quattro episodi. La modalità è sempre la stessa. I ladri aspettano che in casa non ci sia nessuno, (segno di una certa conoscenza delle abitudini dei rispettivi inquilini), per poi introdursi nelle case con chiavi adulterine.
Questa notte, mentre una coppia di cittadini cinesi stava rientrando nella propria abitazione in via Vivaldi, ha sorpreso ben cinque ladri, tutti cinesi, che stavano rovistando tra le loro cose.
Nel pomeriggio di ferragosto avevano rubato una bicicletta sotto le logge di piazzetta del pesce e, inchiodati dalle telecamere, erano stati entrambi denunciati a piede libero.
Hanno colpito ancora e nuovamente nella stessa zona. La banda specializzata in furti di biciclette da corsa e mountain-bike di grande valore ha messo a segno un altro furto nella notte tra mercoledi 7 e giovedi 8 dicembre. Nel mirino questa volta un condominio di via Rossini a Modena.
Nel corso della notte, gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti presso la società “Emilbronzo 2000” di via Gandhi per un allarme di furto. Sul posto due equipaggi hanno proceduto a bloccare una vettura con all’interno cinque cittadini di nazionalità romena. Un furgone di colore bianco, invece, è riuscito ad allontanarsi.
La notte scorsa dei malviventi, dopo aver forzato una catena del cancello principale, sono riusciti a intrufolarsi all'interno del cimitero di Chiesanuova: qui, dopo essersi armati di un piccone, sono entrati in una cappella dove hanno tentato di smurare una cassaforte, fortunatamente senza riuscirci.
Il furto di biciclette è – purtroppo - un'esperienza abbastanza comune a qualsiasi cittadino modenese, ma questa volta siamo di fronte a qualcosa di diverso. Ladri altamente specializzati, che hanno messo nel loro mirino biciclette costose, da corsa o da montagna, oggetti di grande qualità e valore economico che trovano molti appassionati nel nostro territorio.
Non soltanto il “classico” rame, ormai finito nel mirino dei ladri di metallo che prendono d'assalto ferrovie, fabbriche e persino cimiteri. Da qualche giorno anche la ghisa è diventata un oggetto appetibile per chi commercia metalli.
Nemmeno i professionisti della sicurezza sono immuni da crimini. Curioso il caso del comandante della polizia penitenziaria del carcere di Modena, la cui abitazione è stata svaligiata negli scorsi giorni.
I Carabinieri di Bomporto, dopo aver raccolto una denuncia di furto sporta dal rappresentante del “Comitato Festa Lambrusco”, hanno avviato immediate indagini, che hanno permesso di individuare B.G. e P.F., rispettivamente 35enne e 22enne pregiudicati rumeni residenti a Bomporto.
Si aggiravano nei pressi di piazza del Mercato centrale, alla ricerca di appartamenti da ripulire, lasciati incustoditi dai proprietari assenti per ferie.
E’ quanto scoperto venerdì pomeriggio dagli agenti della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile – diretti dal dott. Filippo FERRI - che hanno sorpreso due giovani croate rom, R.J. dell’81 e N.S. dell’89, intente ad uscire dall’androne di un palazzo che affaccia sulla piazza.
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