Truffa ai danni dello Stato, con questa accusa, la Procura di Firenze ha inviato 25 avvisi di garanzia, di cui uno all'onorevole del Pdl Denis Verdini, e relativi inviti a comparire, nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta truffa portata avanti dal Gruppo editoriale facente capo a Verdini, di cui fanno parte il quotidiano il 'Giornale della Toscana' e il settimanale 'Metropoli'. Secondo la Procura fiorentina, la truffa per il 'Giornale della Toscana', venduto in abbinamento a 'Il Giornale', sarebbe stimabile in 12 milioni di euro, mentre in 10 milioni per il settimanale 'Metropoli'.
LA DURA REAZIONE DI VERDINI - ''Leggo sulle agenzie che la Procura di Firenze mi avrebbe indagato per una presunta truffa aggravata relativa a contributi pubblici per circa 22 milioni di euro che il 'Giornale della Toscana' avrebbe indebitamente percepito dal 2002 al 2012. E' gravissimo che proprio nei giorni in cui sembra aprirsi la campagna elettorale, la Procura fornisca alla stampa informazioni vecchie di almeno un anno spacciandole per nuove''. E' quanto dice il coordinatore del Pdl Denis Verdini, a proposito dell'inchiesta che lo riguarda. ''L'inchiesta, infatti - dice Verdini - fin nei minimi dettagli, e' stata pubblicizzata gia' un anno fa, in occasione di una serie di sequestri, debitamente illustrati dai pm ai giornalisti. Dunque, niente di nuovo sotto al sole, compreso il tentativo degli inquirenti di reiterare e attualizzare notizie datate e di parte, al solo scopo di creare scandalo''. ''Mi vedo quindi costretto a precisare ancora una volta - dice ancora Verdini - che non una sola norma e' stata violata per far nascere e tenere in vita il 'Giornale della Toscana'. Tutto e' avvenuto nel pieno rispetto della legge: al contrario, personalmente ho investito milioni di euro per il sostentamento del quotidiano da me fondato. I magistrati hanno interpretato a loro modo norme chiarissime che il sottoscritto e quanti hanno investito nel giornale hanno rispettato fino in fondo, usando alla lettere gli stessi criteri adottati da tutti coloro che hanno pubblicato quotidiani a contributo statale. Dopo aver assistito al mio processo mediatico e alla mia demonizzazione senza la minima possibilita' di difesa, aspetto con serenita' e anche con impazienza il processo vero, quello che si svolge nelle aule di tribunale - conclude - certo che in quella sede il teorema degli inquirenti sara' travolto e la verita' verra' finalmente a galla''.
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