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venerdì, 14 dicembre 2012 - 18:14
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inchiesta a roma

Non c'è pace per Denis Verdini: indagato per la compravendita dell'immobile Enpap. Si difende: "Sono estraneo"

Indagato anche il senatore Pdl Riccardo Conti. A pochi giorni dall'avviso di garanzia e l'invito a comparire per il 24 della Procura di Firenze, un'altra indagine si abbatte sul coordinatore Pdl.
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, e il senatore dello stesso partito, Riccardo Conti, sono indagati dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sulla compravendita di un prezioso immobile in via della Stamperia, nel centro storico della capitale, che ha permesso allo stesso Conti di guadagnare una plusvalenza di 18 milioni di euro in poche ore. L'inchiesta della magistratura capitolina vede indagato anche il presidente dell'Enpap, Angelo Arcicasa, l'istituto di previdenza degli psicologi che ha acquistato l'immobile alle spalle di Fontana di Trevi. La compravendita e' avvenuta nel gennaio del 2011 quando la palazzina di via della Stamperia e' stata acquistata dalla societa' "estate due", amministrata da Riccardo Conti, a 26 milioni di euro e rivenduta dopo poche ore all'Enpap per 44 milioni. Per la procura di Roma Conti e Arcicasa dovranno rispondere di truffa aggravata. Gli inquirenti contestano, invece, al coordinatore del Pdl, Denis Verdini, l'incasso di un assegno di un milione di euro che Riccardo Conti ha emesso nei suoi confronti a pochi giorni dalla compravendita.

 

VERDINI: "SONO ESTRANEO" - La ''fantasia di certi inquirenti non sembra avere limiti, al punto che vengono ignorati documenti chiari, che non possono dare adito a dubbi''. Lo dichiara il coordinatore del Pdl Denis Verdini in merito all'inchiesta della Procura di Roma sulla compravendita di un immobile al centro della Capitale. Questione - afferma lo stesso Verdini - ''della quale sono estraneo, come si desume chiaramente dagli atti''.

''E due! In soli tre giorni di pre-campagna elettorale - afferma Verdini in una nota - per la seconda volta mi trovo chiamato in causa dalla magistratura non per nuove inchieste, ma per questioni vecchie e già affrontate in passato ma spacciate per nuove. Prima la Procura di Firenze mi convoca per essere interrogato il 24 dicembre alle ore 12, al solo scopo di interrompere la prescrizione di una vicenda datata un anno prima. Oggi, la Procura di Roma mi notifica la proroga delle indagini per una questione della quale sono estraneo, come si desume chiaramente dagli atti. Eppure nelle agenzie di stampa il mio nome viene accostato alla compravendita di un palazzo nella quale non ho avuto alcun ruolo, tant'e' vero che io sarei indagato solo per il reato di finanziamento illecito. Anche su questo punto, la fantasia di certi inquirenti non sembra avere limiti, al punto che vengono ignorati documenti chiari, che non possono dare adito a dubbi. La vicenda di via della Stamperia non ha alcuna attinenza con il milione di euro che io ho ricevuto dal senatore Conti e in relazione al quale esistono documenti chiari e incontrovertibili. Quando infatti venni costretto a dimettermi dal Credito cooperativo fiorentino, chiesi al senatore, che è un immobiliarista, la surroga con successivo impegno all'acquisto di un mio immobile gravato da mutuo''. ''Tale operazione - aggiunge il coordinatore del Pdl - è stata formalizzata con tanto di relativi contratti e di caparra confirmatoria, alla presenza di legali autorevoli e seri. Quando il senatore Conti ha deciso di ritirarsi dall'operazione ha dovuto versare un milione di euro a titolo di penale. E' dunque davvero paradossale che mi venga contestato un inesistente finanziamento illecito, dal momento che l'operazione è certificata e limpida. Se non fossimo in apertura di campagna elettorale…".

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