''Il Cioni e' un'infezione che ha corroso i Ds fiorentini, da dopo la telefonata di Occhetto'': ''prima il Pds, e poi i Ds, e' stato corroso dal Cioni. E il motivo per cui si e' aperto la strada a il Renzi e' che non hanno mandato a fan... i tombini della strada''. Cosi', mentre e' intercettato dalla guardia di finanza, l'ex assessore regionale della Toscana del Pd alle infrastrutture, Riccardo Conti, commentava un anno fa con i suoi interlocutori alcuni retroscena maturati all'interno del Pd, in particolare criticando l'influenza di Graziano Cioni su alcuni esponenti del partito. Cioni, diceva Conti, ''ha corrotto tutti per un'infezione, come dimostrano le vicende per cui e' inquisito, che puo' darsi non portino a nulla, ma che dimostrano un'infezione''. Conti parlava con il legale del partito dell'inchiesta sulla bretella 'fantasma' Prato-Lastra a Signa, dove l'ex assessore e' indagato per corruzione, ma dedico' un lungo commento agli assetti del Pd e al ruolo ancora tenuto dall'ex 'assessore-sceriffo' di Firenze coinvolto nel processo di Castello. A proposito di Cioni Riccardo Conti osservava in un passaggio precedente: ''Perche' la procura l'e' il terreno suo, l'era il terreno del Nannucci (Ubaldo, ex procuratore capo di Firenze, ndr), l'era quello che poteva ragionare, ora non ci vede padroni di un rapporto''. ''Cioni - diceva poi ancora Conti - aveva in mente il post-Nannucci, ma gli e' scappato di tutto di mano''. (Ansa)
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