Venerdi' 14 Dicembre 2012, presso la sede di CasaPound Italia in via Sant'Anna 3 a Firenze, sarà presentato il progetto denominato "Economia legionaria". Un'iniziativa nata per contrastare il carovita e la concorrenza sleale figlia del libero mercato, perpetrata dalle multinazionali e dalla grande distribuzione ai danni delle storiche botteghe e degli artigiani fiorentini.
"Abbiamo deciso di proporre un'iniziativa concreta in favore di un'economia locale ed etica - dichiara Saverio Di Giulio, responsabile provinciale di CasaPound Firenze - che sarà portato avanti da un coordinamento di negozianti, artigiani e professionisti fiorentini che forniranno i propri servizi e prodotti su base solidale, per fronteggiare il carovita e la concorrenza sleale del libero mercato. Per adesso abbiamo riunito una ventina di esercenti, ma crediamo fortemente in un loro aumento in brevissimo tempo."
"Ognuno di loro si e' reso disponibile ad applicare uno sconto e altri vantaggi per i servizi forniti ai clienti, che presenteranno il coupon del coordinamento "Economia Legionaria" - continua Di Giulio - Il coupon può essere richiesto presso le attività aderenti all'iniziativa oppure presso la sede di CasaPound Firenze, e deve essere provvisto di apposito timbro. Presenteremo nel dettaglio il progetto questo venerdì, 14 Dicembre, alle ore 21.00 nei nostri locali di via Sant'Anna, in presenza di tutti gli aderenti all'iniziativa, e contestualmente rilasceremo i primi coupon a chi ne farà richiesta."
"Crediamo che questo progetto possa costituire un importante segnale di solidarietà tra cittadini, in un'epoca dove governi, politici e tecnici non perdono occasione per dare sempre il cattivo esempio nel perseguire esclusivamente interessi di tipo privato o personale. Ci auguriamo - conclude Il responsabile provinciale di CPI - che sempre più esercenti aderiscano all'iniziativa, poiché a titolo totalmente gratuito con l'unico obbligo di offrire servizi su base qualitativa e non speculativa. Tutto ciò servirà a dare una risposta forte e concreta a chi ci vorrebbe tutti clienti e dipendenti di una ristretta cerchia di multinazionali. Riteniamo che in momenti difficili come questi sia fondamentale che il popolo faccia quadrato sostenendo l'economia reale e le proprie tradizioni."
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