Dopo le battaglie contro il referendum di Mirafiori, la Fiom scende in piazza con i fumogeni. Tra i manifestanti, alcuni appartenenti ai centri sociali e all’area di Autonomia, hanno fatto irruzione in un’agenzia di lavoro interinale in via Bertola e su una vetrina hanno scritto “Servi dei padroni”
L'unica cosa che non paga mai è la rassegnazione. Diritti e democrazia nel lavoro. E' questo il titolo dell'incontro al quale darà vita Sinistra Ecologia Libertà di Prato mercoledì 4 maggio, dalle 21 nella sala conferenze della Circoscrizione Prato Centro in via dell'Accademia , 47.
Sono dieci i giovani antagonisti, tutti studenti universitari tra i 20 e i 25 anni, che dopo aver preso parte alla manifestazione del 28 gennaio scorso a Firenze sono stati denunciati dalla Digos per vari reati. In particolare le persone denunciate sono finite sul registro degli indagati per invasione di terreni e violenza privata in concorso tra loro, per aver occupato il cantiere dei lavori della Tav.
«La battaglia dei metalmeccanici è fondamentale, è fondamentale la trincea di resistenza che avete messo in campo e che non allude alle glorie del passato, ma allude alle incombenze del futuro». Lo dice il leader di Sel Nichi Vendola, che, trovandosi all'estero per impegni istituzionali, ha deciso di esprimere il suo sostegno allo sciopero nazionale con un videomessaggio sul web.
I metalmeccanici della FIOM scendono ancora in piazza. Dopo la manifestazione di ieri a Bologna, le tute blu della Cgil oggi sciopereranno 8 ore per turno di lavoro in 19 regioni d'Italia. Le iniziative regionali si terranno non nei centri dei capoluoghi bensì in siti industriali dove si trovano di stabilimenti o sedi del gruppo Fiat, o dalla presenza di aziende in cui sono in atto vertenze per la difesa del posto di lavoro degli operai. In Umbria si è tenuta una manifestazione regionale a Perugia in via Cipriano Piccolpasso, proprio davanti alla locale concessionaria Fiat.
Stamani durante la conferenza Fim-Cisl, Beccastrini, segretario fiorentino del sindacato, ha lamentato l'interferenza della politica in questioni prettamente sindacali. Oggetto della polemica l'incontro avuto dal presidente della Provincia Barducci con i soli rapprensentanti Rsu Fiom della Selex Galileo a cui si aggiunge l'invito di Calò, presidente della VI Commissione (Lavoro) ai sindaci del Valdarno ad aderire allo sciopero del 28. "Questo è inaccettabile" ha dichiarato Beccastrini.
Il destino di Mirafiori si conoscerà il 13 e 14 gennaio. E' questa la data decisa per il referndum sull'accordo che segna una svolta nella politica aziendale italiana. L'ufficializzazione si è avuta ieri pomeriggio nel corso di una conferenza stampa alla sede della Uil di Torino, presenti tutti i sindacati firmatari: Uilm, Fim, Fismic e Ugl. Nei giorni scorsi, l'ad di Fiat Marchionne ha minacciato di far saltare il tavolo nel caso si registri una maggioranza di voti nagativi.
L'Italia dei Valori parteciperà allo sciopero generale della Fiom il 28 gennaio e chiede al governo "un tavolo unitario" su Fiat con i sindacati e la Confindustria, per "non lasciare da soli i sindacati con il manager del Lingotto". Lo ha dichiarato il leader dell'Idv Antonio Di Pietro in una conferenza stampa dopo l'incontro con il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini.
Il referendum sul riassetto di Mirafiori, i futuri investimenti e il rapporto con Confindustria e sindacato. E' un Marchionne a tutto campo quello che interviene nel giorno del debutto a Piazza Affari di Fiat Industrial, società nata dalla scissione del Gruppo. In merito alle intese firmate con i sindacati per lo stabilimento di Mirafiori, sul quale c'è stato il no della Fiom, Marchionne ha ribadito che "se al referendum vincono i no, non faremo alcun investimento". "Se il referendum di Mirafiori raggiungera' il 51% di si' andremo avanti con il nostro progetto.
"Per lo stabilimento di Mirafiori inizia una nuova fase della vita. E adesso faremo partire gli investimenti previsti nel minor tempo possibile". Per Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, l'accordo firmato ieri dai sindacati, fatta eccezione per la Fiom, e dall'azienda, "è il miglior regalo di Natale che potessimo fare alle nostre persone. Ora - aggiunge - bisogna lavorare per realizzare il contratto collettivo specifico per la joint venture che consentirà il passaggio dei lavoratori alla nuova societa' Fiat-Chrysler".
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