Da qualche giorno una trentina di anarchici del gruppo 'Voci dalla Macchia' aveva rioccupato uno stabile dismesso in Via Aretina a Pontassieve, già sgomberato nel 2006.
Alcuni dei responsabili delle violenze e dei gravi atti vandalici che nella giornata di sabato scorso hanno devastato il centro di Roma sarebbero collegati agli ambienti dell'area anarchico insurrezionalista e autonoma di Torino. Si di loro sta indagando la magistratura e la Digos.
Questa mattina è arrivata da parte del Gip di Torino, Federica Bompieri, la notifica di convalida per l'arresto dei manifestanti No Tav. Reseranno perciò in carcere i quattro giovani arrestati domenica scorsa durante i violenti scontri con le forze dell'ordine, presso il cantiere Tav di Chiomonte in Val di Susa.
Continua la stretta della Digos attorno ai gruppi di anarchici, che con cadenza regolare si scagliano contro i simboli del capitalismo e della repressione. Ieri altri tre denunciati, si tratta di due uomini, A. B. di 21, N. A. di 28, e di una donna, C. P. di 29 anni.
Interrogatorio di garanzia stamane davanti al gip Giacomo Rocchi per 14 persone, gravitanti nell'area anarco-antagonista, colpite da misura cautelare nell'ambito delle indagini per i disordini avvenuti durante le manifestazioni di protesta il 4 e il 21 maggio scorsi, per l'arresto di alcuni loro compagni da parte della Digos.
Nella giornata di ieri, 3 giugno, il gruppo anarchico carpigiano, ha occupato la ex sede dello stabilimento Agrario, edificio di proprietà di un privato, sito in via Corbolani, proprio dietro la stazione ferroviaria di Carpi.
Individuati al momento 10 responsabili dell'assalto alla sede del Pdl in Viale Spartaco Lavagnini, avvenuta sabato scorso durante la manifestazione di solidarietà ai 22 antagonisti arrestati. Si tratterebbe di persone di un'età compresa tra i 21 e i 30 anni, di cui uno, l'ideatore del piano di devastazione, proveniente da altra regione.
Si ritrovano nel primo pomeriggio in Piazza San Marco gli 'anarchici' dei collettivi e dei centri sociali, per una manifestazione di solidarietà per i compagni arrestati dall blitz della Digos. Proprio in concomitanza con il 159° anniversario della polizia, forse una mossa studiata a tavolino per rovinare la festa a chi secondo loro ha attuato una politica repressiva.
Sono numerose le scritte realizzate nella notte dall'area antagonista in città, ma una ha creato particolare impressione: "Osama vive".
E' quindi emersa pubblicamente la tanto temuta saldatura ideologica tra l'antagonismo italiano e l'estremismo islamico.
Un blitz della Polizia di Stato di Firenze ha portato all'arresto di 22 presunti esponenti dell'area anarchica. L'operazione si è conclusa solo poche ore fa. Dalle prime indiscrezioni pare che si tratti di ragazzi dell'ambiente studentesco locale: "Spazio Liberato 400 colpi", questo il nome del loro gruppo.
A Trespiano per ricordare, proprio nell'anniversario della Liberazione di Firenze, «una pagina importante della storia d'Italia e di Firenze, rivendicando il diritto di portare un fiore sulla tomba di chi ha contribuito a scriverla». Lo dicono i giovani di Casaggì che stamani, come annunciato tra le polemiche nei giorni scorsi, sono andati e rendere omaggio al sacrario dei caduti della Repubblica sociale. Assicurano di non essere andati al cimitero per
Appena una settimana fa il Sito di Perugia aveva denunciato una poderosa ed indisturbata ondata di vandalismo che aveva investito molte vie del centro e del semicentro del capoluogo, manifestandosi attraverso scritte sui muri di stampo anarchico ed estremista. Nell'occasione, giova ricordarlo, i vandali avevano imbrattato anche pareti esterne di due importanti chiese.
Il giro di vite dell'Amministrazione modenese sul consumo di alcool evidentemente non è piaciuto ai gruppi anarchici presenti sul territorio.
"Le denunce ai tre anarchici che hanno imbrattato il sottopasso della stazione di Rifredi? Bene, benissimo e congratulazioni alle forze dell’ordine che li hanno individuati. Peccato che, intanto, manipoli di anarchici continuino a fare il loro comodo indisturbati nelle facoltà fiorentine, tra vandalismi e occupazioni".
La digos di Firenze ha denunciato tre giovani appartenenti al movimenti anarchico fiorentino, ritenuti responsabili, lo scorso 18 giugno, di aver imbrattato con scritte il sottopasso della stazione ferroviaria di Rifredi, e poi di aver oscurato con la stessa vernice la telecamera di sorveglianza che li aveva immortalati.
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