Si ritrovano nel primo pomeriggio in Piazza San Marco gli 'anarchici' dei collettivi e dei centri sociali, per una manifestazione di solidarietà per i compagni arrestati dall blitz della Digos. Proprio in concomitanza con il 159° anniversario della polizia, forse una mossa studiata a tavolino per rovinare la festa a chi secondo loro ha attuato una politica repressiva. Così recita lo striscione d'apertura: "I movimenti non si processano, la lotta non si arresta". Scandiscono i nomi dei compagni arrestati, gridano 'Liberi Tutti' e arrivati su Viale Spartaco Lavagnini, alcuni di loro danno l'assalto alla sede Pdl, già danneggiata il mese scorso, da un raid notturno non rivendicato. Sono costretti all'intervento anche i Vigili del fuoco, per sedare un principio d'incendio sviluppatosi per un fumogeno lanciato dai manifestanti. Per i ribelli del XXI secolo, oggi circa 500, rivoluzione continua ad essere sinonimo di vandalismo.
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