Ancora un sit-in di protesta per il Multiplex a Novoli, stavolta però a favore della sua realizzazione. A metterla in piedi alcuni cittadini, una cinquantina, residenti del Quartiere 5 e membri del Comitato Vivere Novoli. Un'iniziativa "goliardica" per usare le parole del loro portavoce Juri Domenici, intitolata 'Cenciata per il Cinema' a base di frittelle e cenci distribuiti a passanti, studenti e giornalisti giunti a proposito dinanzi alla cittadella universitaria. Ed è proprio per attirare l'attenzione mediatica ci spiega Domenici che si è scelto questo orario e un giorno infrasettimanale, "Molti di noi hanno preso un giorno di ferie pur di essere presenti qui oggi". In questi giorni in Consiglio Regionale è in disussione le legge che stando all'emendamento proposto dall'Idv bloccherebbe per sempre la realizzazione del Multiplex così come era nei progetti dell'immobiliare Novoli, vale a dire una multisala con sei schermi, a cui andrebbe ad aggiungersi un centro commerciale con tanto di negozi e palestra. Il tentativo della Scaletti di reintrodurre il parametro delle distanze dovrebbe salavaguardare le piccole sale cittadine. "Un criterio troppo rigido" a detta del Presidente di Quartiere Federico Gianassi che insiste "così facendo non c'è più differenza tra una multisala a 5 schermi e una a 15 schermi, non si fa che favorire la rendita impedendo l'entrata nel mercato di nuovi soggetti. La richiesta dei cittadini deve essere ascoltata e il Multiplex dovrà essere un centro polivalente. Alle forze politiche chiedo poi di non giocare una partita difensiva: bisogna che al centro siano rimessi l'interesse pubblico". E che ne è della salvaguardia del cinema di qualità? Chiediamo a Gianassi "I multiplex generalmente non favoriscono il cinema di qualità, questo va detto, ma è proprio qui che dovrebbe intervenire la Regione che con una salda regia dovrebbe garantire una programmazione variegata e plurale". Alla proposta di legge fatta dalla Scaletti Domenici e il Comitato Vivere Novoli proprio non ci sta e replica "I cinema continuano a chiudere con o senza il parametro delle distanze, quindi se venisse approvata la norma avremmo come conseguenza che i cinema continueranno a chiudere e i multiplex non potranno essere aperti se non in periferia". Di fronte alla nostra obiezione che due sale di 300 posti l'immobiliare Novoli potrebbe aprirle da subito Domenici risponde: "Noi chiediamo una struttura di medie dimensioni, vale a dire da 5 a 8 schermi, che quindi economicamente stia in piedi, quelle da 300 posti sono destinate a chiudere, nè è un esempio l'Adriano, insomma vogliamo un Variety qui a Novoli". E sulla proposta della Lega Nord fatta ieri in commissione, che prevede una sala dedicata al cinema d'essaix? "Perchè no! Potrebbe favorire il contatto con un pubblico più ampio". A quanti si oppongono alla multisala Domenici repica "A Paoli che più volte ci ha invitato a non lamentarci rispondo che qui i cantieri ci sono da 30anni e finalmente c'è un quartiere che si preiccupa della vivibilità dei suoi residenti; a quanti invece si oppongono al monopolio Berlusconi-Benetton dico perchè i gestori fiorentini non si mettono insieme invece di limitarsi a mantenere la rendita?". Tra i manifestanti anche la consigliera Pd Cecilia Pezza che conferma la posizione unanime del Pd che ha proposto un emendamento al testo unico, dievrso rispetto a quello della Giunta. "Noi diamo il nostro sostegno al Comitato impegnato in questa lotta. Non si parla solo di cinema ma di spazi per la socializzazione e per l'approfondimento culturale. Non a caso abbiamo accolto anche le richieste di giovani studenti fuori sede. Ascoltiamo infatti le dichiarazioni della studentessa Diana Kapo che è anche coordinatrice del CSX (Centrosinistra per l'Università) "Questo è uno spazio che va rivalutato per i cittadini come per i molti studenti fuori sede che alloggiano nella casa dello studente, come pure ci auguriamo che venga finalmente riaperta la Piazza. Al di là delle polemiche politiche vorremmo che quello non restasse uno spazio inutilizzato e che a noi studenti venisse offerta un'alternativa per la sera che non sia andare in centro o a Prato per vedere un film ". E la riapertura di Piazza Ugo di Toscana è forse il cruccio maggiore dei residenti. La Sign.a Stefania lamenta le condizioni "inadeguate" della viabilità e "affitti altissimi" che spingerebbero gli esercizi commerciali a chiudere, a fronte di una scarsa affluenza "da fuori". La manifestazione è quasi conclusa, ma nel cortile molti gli studenti seduti sulle panchine a consumare il pranzo magari prima della prossima lezione, molti di loro non erano a conoscenza della manifestazione pro multiplex, qualcuno ignora del tutto la questione, ma ne è incuriosito, altri invece la conoscono a sufficienza da essersene fatti un'idea. Chiedo dunque se anche loro sono dello stesso parere dei loro colleghi del Csx. A prendere la parola è Maurizio "No io non sono per niente d'accordo, di cinema a Firenze ce n'è già troppi, un altro è proprio superfluo, considerando soprattutto che i i piccoli cinema come il Manzoni continuano a chiudere, e poi con un multisala sai che traffico e quanti posti auto in meno". Anna invece "sei sale non mi sembrano necessarie, due sono più che sufficienti se la questione è la socializzazione, l'alternativa etc...". Infine Simon chiuso nel suo giaccone, morde concentrato il suo panino e dice "Io ho un esame, sai che mi importa del multiplex!".
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