Futuro e Libertà esce dalla maggioranza che sostiene Cenni scatenando le dure reazioni del PDL, che proprio per mezzo del suo coordinatore Riccardo Mazzoni interviene ricordando gli impegni con gli elettori che a questo punto sono stati traditi e quelle che a suo dire sono le incoerenze di una formazione che vuole le dimissioni da tutte le partecipate ed in realtà ne chiede una in pr
La sempre più intricata crisi libica, che vede le due sponde del Mediterraneo ad un punto di svolta decisivo, e le relazioni atlantiche sempre meno decifrabili (con Maroni che invita gli Stati Uniti a "darsi una calmata" di fronte all'ipotesi di un intervento militare a Tripoli), rappresentano lo spunto per rinfocolare la polemica polemica di casa nostra.
Il Presidente della Camera, e di Fli, Gianfranco Fini, ospite a Porta a Porta da Bruno Vespa, non risparmia stoccate all'indirizzo di Bossi e Berlusconi. Secondo Fini il "vero Presidente del Consiglio è Bossi" e per il premier riserva un durissimo attacco alla sua leadership.
Non c'è più futuro per il pensatoio online della svolta finiana. Con una lettera firmata dall'editore del sito, cessano le pubblicazioni quotidiane sul magazine vicino a Gianfranco Fini. 'Fare Futuro Web Magazine' ha smesso di pubblicare editoriali. Di seguito la lettera dell'editore.Cari amici del web, da oggi Farefuturo Web Magazine cessa le sue pubblicazioni.
Il presidente dei senatori di Futuro e libertà, Pasquale Viespoli certifica la scomparsa del gruppo finiano a Palazzo Madama:"Il gruppo al senato viene meno sul piano politico" afferma lapidariamente Viespoli, lasciando presagire una situazione di stallo e di defezioni che permane anche dopo gli incontri informali avvenuti in giornata con i vertici di Fli. Ma l'emorragia di rappresentanza non riguarda solo quella che ormai è a tutti gli effetti una conta dei senatori fedeli a Fini, ma si estende con un effetto domino anche nell'altro ramo del Parlamento.
Doppiamente messo all'indice, in casa futurista e nel Pdl, Luca Barbareschi non ci sta e si lascia andare ad uno sfogo dopo le parole di chiusura nei suoi confronti pronunciate dal ministro della Difesa.
In un lungo intervento che sarà pubblicato domani sul Secolo d'Italia, il presidente della Camera e fondatore di Futuro e Libertà Gianfranco Fini interviene per fare il punto dopo le scosse telluriche che attraversano il partito. "Sarebbe davvero inutile negare l'evidenza: il progetto di Futuro e Libertà vive un momento difficile - scrive Fini -, sta attraversando la fase più negativa da quando, con la manifestazione di Mirabello, ha mosso i primi passi.
Dallo scranno più alto di Montecitorio, Gianfranco Fini assiste alla liquefazione del gruppo di Futuro e Libertà in Senato. Dopo l'addio annunciato ieri da Giuseppe Menardi, il senatore Franco Pontone, ex amministratore di An, è in procinto di lasciare il gruppo per tornare nelle fila del Pdl.
Nessuna dichiarazione, nessuna critica soltanto un «no comment» ed un laconico inciso: "la convention si commenta da sola". Interpellato telefonicamente, Luca Barbareschi preferisce non pronunciarsi sullo 'strappò interno a Futuro e Libertà dopo la nomina di Italo Bocchino alla carica di vicepresidente vicario del nuovo partito.
Anche il presidente della Camera Gianfranco Fini dovrebbe sottoporsi a un voto di fiducia di Montecitorio, così come ha fatto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: con questa formula il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha raccolto l'appello lanciato ieri da Gianfranco Fini al congresso di Futuro e Libertà sulle dimissioni reciproche sue e del premier.
Prove di dialogo in vista di nuovi scenari. "Quella di Fini non mi è parsa una provocazione ma una proposta che credo sarebbe utile tra l'altro al Paese: avere un chiarimento, un passo indietro e andare a votare. Credo sia questa oggi ormai la soluzione". Così Pierluigi Bersani, segretario del Pd, commenta le dichiarazioni di Gianfranco Fini che ieri, durante l'assemblea costituente di Fli, ha lanciato la proposta di dimettersi a patto che lo faccia anche Berlusconi. Una doppia dimissione prima di tornare alle urne.
"Teniamo alta la bandiera dell'interesse nazionale e della pulizia morale". Con questi due messaggi Gianfranco Fini ha chiuso la Assemblea Costituente di Fli che lo ha acclamato primo presidente di Futuro e Libertà dall' Assemblea costituente. "Grazie per la fiducia con cui mi avete voluto onorare", ha ringraziato Fini dopo la standing ovation.
Una decisione nell'aria da tempo. Accuse ripetute di 'linciaggio mediatico', di utilizzo del 'metodo Boffo' e di 'ampio ricorso alla macchina del fango'. Alla fine, Il capogruppo alla Camera di Fli, Italo Bocchino, è passato dalle parole ai fatti presentando una denuncia per stalking nei confronti dei giornalisti Alessandro Sallusti, Maurizio Belpietro e Vittorio Feltri a causa dei numerosi articoli pubblicati da 'Libero' e da 'Il Giornale', definiti dal parlamentare finiano "persecutori".
"Getteremo un seme perchè la primavera italiana possa diventare non solo una speranza ma una bella reltà". Sono le parole con le quali Gianfranco Fini, accolto da una standing ovation e da bandiere sventolanti di Fli ha aperto ufficialmente i lavori dell'assemblea costituente di Futuro e libertà a Milano promettendo "la rinascita della nostra amata Italia."
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