L'ipotesi di fusione di comuni della cintura metropolitana con Firenze è allo studio:
lo ha annunciato ieri il Sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella. "Le fusioni che si sono tenute nella provincia di Firenze, fino ad ora, penso a Figline con Incisa o San Piero a Sieve nel Mugello, hanno portato grandi vantaggi e sono state accolte con entusiasmo dai cittadini - ha detto, parlando con i giornalisti in Palazzo Vecchio - è chiaro che non è mai stata fatta una fusione con una grande città in Italia, ma questa ipotesi è allo studio. Siamo soltanto all'inizio, ma ne consideriamo i vantaggi economici perché questo ci consentirebbe di derogare per 5 anni il patto di stabilità che oggi purtroppo ci blocca gli investimenti. Inoltre ci consentirebbe anche economie significative dal punto di vista della burocrazia, semplificazione delle norme e dei costi della politica".
Nardella ha spiegato che, in ogni caso "si tratta di un obiettivo molto complesso" e dovrà essere valutata anche "la fattibilità politica". Il sindaco ha però svelato che ci sarebbero comuni potenzialmente interessati all'ipotesi tra "quelli della cintura, cioè i confinanti con Firenze. Io penso che nel terzo millennio - ha sottolineato Nardella - rimanere ancora legati ai confini del 1800 sia davvero un paradosso. Oggi che in Italia si chiede alla politica e alla burocrazia di semplificarsi, si chiedono risparmi strutturali e i nostri cittadini ci fanno capire che le fusioni dei comuni, laddove possibile, si devono fare, sarebbe un errore non prendere seriamente in considerazione una prospettiva del genere".
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