Dopo una lunga indagine iniziata nel 2009, questa mattina gli uomini della Mobile diretti da Filippo Ferri hanno debellato una pericolosa organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione, al traffico di stupefacenti e ai furti in abitazione.Tutto è partito dalle rivelazioni di una prostituta russa, fermata nel novembre 2009, in merito al suo arrivo in Italia. Ai vertici dell'organizzazione una decina di albanesi e un russo, coadiuvati da diversi complici italiani, tra cui il proprietario dell'agenzia immobiare Perlage, Luca Terzani, fiorentino di 47 anni, ora agli arresti domiciliari. L'imprenditore metteva a disposizione i propri appartamenti all'associazione malavitosa per ospitare le prostitute. All'apparenza i contratti di locazione sembravano regolari, dal momento che venivano utilizzati dati di normali clienti che si erano rivolti all'agenzia, ovviamente all'oscuro di tutto. Gli altri italiani coinvolti nella vicenda avevano un ruolo logistico, accompagnavano le prostitute, le rifocillavano durante le estenuanti ore di lavoro, ma soprattutto presidiavano il territorio, attenti alle ronde e ai pattugliamenti delle forze dell'ordine. "Non era un semplice favoreggiamento - ci tiene a precisare il sost. commissario Erminia Del Prete, responsabile dell Sezione Criminalità Straniera e Antiprostituzione - ma avevano un ruolo attivo all'interno dell'organizzazione". Tra questi troviamo due tassisti, Massimo Seghi di 44 anni e Vincenzo Mulè di 55 anni, per entrambi è previsto l'obbligo di dimora, per un pò dovranno fare a meno del turno di notte. In totale le misure cautelative sono state 25, di cui 11 in carcere. I malviventi non lasciavano nulla al caso, l'organizzazione era capillare, gli albanesi si recavano a Fiumicino a prelevare le nuove arrivate, poi una volta portate a Firenze le affidavano all'esperta 'Linda', russa di 34 anni, che aveva il compito di istruirle, finita anch'essa agli arresti domiciliari. Le auto utilizzate per il trasporto sono state sequestrate dal gip Gianfranco Pezzone su richiesta del pm Luigi Bocciolini. Nel corso delle indagini sono stati rinvenuti durante le perquisizioni degli appartamenti 3 chili di coca nel febbraio 2010, 34 chili di eroina lo scorso novembre appartenenti ad un 24enne albanese. In più gli uomini della Mobile sono venuti a capo di una serie di furti commessi dai componenti del clan nelle campagne di Siena, Grosseto e Firenze, recuperando parte della refurtiva.
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