Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stama della Associazione ADINA (Associazione per la Difesa dei Diritti della Persone non Autosufficienti):
La Società della salute di Firenze tuttora continua a negare la trasparenza della lista d’attesa per le richieste di ricovero in Residenze Sanitarie Assistite; la lista unica non è consultabile ed è assodato che per nessuno esiste una progressione regolare ma piuttosto un andare avanti e indietro, come capita o come si vuole.
Domani, giovedì 17 novembre, dalle ore 13, ci sarà un presidio davanti alla RSA "Le Civette" che da mesi sembra destinata alla chiusura. Ecco il comunicato del comitato organizzatore della manifestazione:
«Le rsa? Dal 2012 saranno roba da ricchi: sempre più rare, sempre più costose».
I familiari e i lavoratori della RSA e del Centro diurno Alzheimer, insieme alle associazioni firmatarie, esprimono profonda preoccupazione per lo stato di malessere generato nei lavoratori, nei familiari e negli ospiti , dal rincorrersi di voci relative alla chiusura il prossimo 14 novembre, di un reparto delle Civette.
Stamani alle ore 9:00 l'ADINA (Associazione per la difesa dei Diritti della Persone non Autosufficienti) ha indetto un presidio difronte alla ex stazione Leopolda dove il Sindaco di Firenze Matteo Renzi ha inaugurato ieri la convention dei "rottamatori" della politica (Big Bang).
Oggi pomeriggio, in via Cavour 4 davanti al Consiglio regionale dalle ore 14:30 in poi, si terrà una manifestazione con volantinaggio organizzata da Associazione Vita Indipendente e Associazione Toscana Paraplegici. All'iniziativa daranno il loro sostegno l'Istituto Ernesto de Martino e il gruppo musicale dei Fratelli Rossi e sostenitori dell'ADINA.
Ecco il comunicato della ADINA (Associazione per la Difesa dei Diritti della Persone non Autosufficienti) riguardo alla situazione della RSA "Le Civette", destinata quasi certamente alla chiusura: 73 dipendenti rischiano il posto di lavoro e soprattutto le famiglie degli anziani ricoverati presso la struttura saranno costrette a subire enormi disagi ed un ingente esborso economico.
«Esprimo solidarietà e sostegno ai lavoratori de »Le Civette« di Firenze e ai parenti degli ospiti di questa Rsa che oggi hanno manifestato contro la sua chiusura davanti a Palazzo Vecchio».
Continua la lotta per salvare la RSA "Le Civette" da parte degli oltre 70 lavoratori che rischiano il posto ed i familiari degli anziani ricoverati nella struttura che si vedranno costretti a dover trasferire i propri cari in strutture private ed esborsare fino a 3.500 € al mese per l'assistenza. In questo momento è in corso un presidio dei lavoratori ed associazioni, come l'ADINA, difronte alla sede del Comune.
«Il Fondo per la non autosufficienza sarà finanziato anche nel 2012. Dopo l'azzeramento del Fondo da parte del governo e la nostra copertura per l'anno 2011, il bilancio regionale del prossimo anno confermerà il nostro impegno a sostegno delle tante persone non autosufficienti».
In questo momento davanti alla sede della Asl 10 di Firenze in piazza Santa Maria Nova è in corso un presidio contro l'annunciata chiusura della RSA "Le Civette". Oltre 70 lavoratori perderanno il lavoro e tantissime famiglie che hanno i propri cari ricoverati nella struttura, saranno costretti a rivolgersi ad enti privati e conseguentemente far fronte a spese che possono arrivare fino a 3.500 euro al mese.
Circa cinquanta persone hanno manifestato ieri pomeriggio sotto la sede del Consiglio regionale per protestare contro la chiusura, prevista a fine ottobre, della residenza sanitaria assistita 'Le civettè di Firenze, che occupa 72 operatori e ospita 68 anziani.
Oggi, i parenti delle persone che da anni chiedono soltanto che siano rispettate le vigenti leggi a tutela delle persone non più autosifficienti, riuntiti nell'Associazione ADINA (Associazione per la Difesa dei Diritti della Persone non Autosufficienti) si ritroveranno in Palazzo Vecchio (dove si terrà il Consiglio Comunale) per chiedere che fine hanno fatto i 900.000 euro che
Lunedì 25 luglio, i parenti della persone che da anni chiedono soltanto che siano rispettate le vigenti leggi a tutela delle persone non più autosifficienti, riuntiti nell'Associazione ADINA (Associazione per la Difesa dei Diritti della Persone non Autosufficienti) si ritroveranno in Palazzo Vecchio (dove si terrà il Consiglio Comunale) per sapere che fine hanno fatto i 900.000 euro che la Regione ha stanziato in data 4 luglio per la quota sanitaria nel Progetto Montedomini.
Le famiglie della persone non autosufficienti che si vedono obbligate a ricoverare i propri parenti nelle RSA, malgrado le promesse, sono costrette a sborsare dai 3.000 ai 3.500 euro al mese. Leggi ben precise prevedono che la Sanità si faccia carico di gran parte delle spese, ma così non è ed oltretutto, visto il numero limitato di posti disponibili, per accedere in una RSA i malati vengono inseriti in fluttuanti graduatorie. L'ADINA (Associazione per la Difesa dei Diritti della Persone non Autosufficienti) da anni si batte affinché vengano rispettate le norme che regolano la Sanità. Ecco la lettera di sollecito che ieri è stata inviata a tutti i Consiglieri Regionali della Toscana:
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