La tre giorni della Leopolda finisce così: con l'intervento, il più atteso in assoluto, quello del sindaco Matteo Renzi, l'ideatore della manifestazione. Sotto il palco la gente si accalca, in prima fila esponenti della sua giunta e della maggioranza ma anche semplici cittadini che a questa manifestazione hanno creduto e partecipato.
"Comincio col dire alcune cose che non farei se io fossi il Presidente del Consiglio: 1 Non direi che l'Italia è un Paese di merda; 2 Non farei ostentazione del mio potere; 3 Non prometterei di acquistare una villa per risolvere il problema dei lampedusani". Inizia così il suo intervento Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza.
Damiano Zoffoli, consigliere regionale dell'Emilia Romagna.
Medico odontoiatra che ha iniziato la sua carriera politica come consiliere comunale nella Margherita, poi eletto sindaco a Cesenatico nelle fila del Pd, infine eletto “inaspettatamente” dice lui stesso nel Consiglio Regionale.
E' ora, il conto alla rovescia è iniziato, il Big Bang sta per scoppiare. Oggi il sindaco Matteo Renzi promotore della convention 'esplosiva' ha presentato l'evento ai giornalisti.
Primo argomento toccato: primarie e candidature:
«Non si può fare la rivoluzione con i colonnelli della restaurazione. E questo vale per tutti. Alla Leopolda noi vogliamo fare qualcosa accettando il rischio di essere arroganti: portare la discussione politica sui contenuti e non sulle simpatie». Lo dice, spiega una nota, il sindaco di Firenze Matteo Renzi in un'intervista al settimanale Vita, riferendosi a 'Big Bang', la convention dei rottamatori in programma alla Leopolda di Firenze dal 28 al 30 ottobre.
Incontrastato protagonista del week end politico con il suo Big Bang alla Stazione Leopolda di Firenze, il sindaco Matteo Renzi sarà stasera ospite in collegamento dalla sala di Clemente VII a Matrix, la trasmissione condotta da Alessio Vinci in onda su Canale 5.
C'è anche il riconoscimento delle unioni civili tra le 100 proposte per l'Italia, on line da stamane sul sito dei rottamatori di Matteo Renzi (leopolda2011.it). Al punto 89, infatti, si legge: «Una regolamentazione delle unioni civili. La legge deve assicurare pieno riconoscimento alla coppia dal punto di vista contributivo e assistenziale.
“Io vorrei dire cosa farei per la Rai”; non poteva non cominciare così il produttore televisivo Giorgio Gori. “1 Vorrei che i partiti fossero fuori dalla Tv di stato, il mio modello ideale è quello della BBC che presuppone un comitato nominato direttamente dalla Regina.
Lo avevano promesso e hanno mantenuto il punto. Nella seconda giornata della convention dei 'rottamatori', chiamati a raccolta fino a domani da Matteo Renzi, questa mattina, è andata in scena la 'contro-Leopolda' con il 'Big Bluff Bang' prendendo a prestito, ironicamente, il big bang, lo slogan lanciato dall'esponente del Pd come tema trainante del raduno.
Stamani alle ore 9:00 l'ADINA (Associazione per la difesa dei Diritti della Persone non Autosufficienti) ha indetto un presidio difronte alla ex stazione Leopolda dove il Sindaco di Firenze Matteo Renzi ha inaugurato ieri la convention dei "rottamatori" della politica (Big Bang).
Lo scrittore Alessandro Baricco, uno dei narratori più interessanti e di successo nel panorama nazionale è qui alla Leopolda, insieme ai rottamatori di Renzi. Sarà il sui intervento a chiudere la serata, come ha annunciato poco fa lo stesso Renzi.
Che il Pd sia attraversato da una miriade di correnti è cosa nota, ultima quella 'esplosiva' del sindaco- rottamatore Renzi impegnato proprio nei prossimi giorni a dare vita al 'suo' Big Bang' da cui tutto dovrebbe ripartire.
Le idee in politica del sindaco 'rottamatore' Matteo Renzi «penso che siano interessanti», ma «chiaramente bisogna fare attenzione quando si dice 'rottamiamo la politica': caso mai bisogna rottamare i politici». Lo ha detto ieri Giorgia Meloni, Ministro della Gioventù, rispondendo ai giornalisti a margine di un dibattito del Forum nazionale dei giovani a Firenze.
Dopo la riunione dei Trenta/Quarantenni del Pd a Pesaro, qualche parlamentare aveva temuto davvero la “rottamazione”. La paura che un’onda d’urto generazionale fosse pronta a spazzarli via aveva impaurito più d’uno dei loro mentori. Al rientro in Parlamento non si parlava d’altro che di quell’assemblea semi-carbonara voluta dal presidente della provincia di Pesaro, Matteo Ricci. Orfani del sindaco di firenze, Matteo Renzi – che sarebbe stato costretto a “rientrare nel gruppo” se la forza centripeta fosse stata invincibile – quel giorno c’erano proprio tutti: da Zingaretti alla Serracchiani, da Civati a Orfini. E l’unione, neanche a dirlo, potrebbe dare la forza per compiere il tanto atteso “parricidio”.
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