Fino al 30 aprile 2011 il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze propone la mostra "Vinum Nostrum. Arte, scienza e miti del vino nelle civiltà del Mediterraneo Antico".
Dalla Mesopotamia alla nostra tavola, da rito di comunione a ebbrezza da evitare, da culto da respingere a porta di accesso alla spiritualità, il vino e la vita sono i protagonisti della mostra.
Il percorso espositivo di Palazzo Pitti a Vinum Nostrum racconta, attraverso il vino, duemila anni di storia: le premesse culturali e religiose, la diffusione geografica della coltivazione, le tecniche agricole, la varietà e le caratteristiche genetiche delle uve, la produzione del vino, il trasporto, le adulterazioni e il consumo del vino nel mondo antico.
Un viaggio alla scoperta dell’origine e dell’evoluzione della viticoltura ed ha inizio nel medio Oriente in Mesopotamia. Nel corso degli anni il nettare degli dei si è diffuso ampiamente nel mondo ellenico, accompagnato da riti simbolici e feste religiose, fino a diventare un prodotto lavorato e ampiamente distribuito nell’epoca romana. Uno spazio della mostra è dedicato al contributo degli Etruschi e dei Fenici nella diffusione della vitis vinifera nel Mediterraneo, e al caso straordinario dei vigneti di Pompei.
La storia del vino sarà illustrata tramite video, istallazioni multimediali, reperti, mosaici, vasellame, sculture e affreschi, e all’interno verrà ricostruita una cella vinaria, corredata di attrezzi per il lavoro nei vigneti fedelmente riprodotti: anfore vinarie, barili in legno, cesti per la vendemmia, carri e tutte le attrezzature utilizzate nel passato.
Vinum Nostrum ripercorre dunque tutte le tappe dello sviluppo della viticoltura, dalla prima lavorazione del vino al progresso delle tecniche di raccolta, i miglioramenti apportati nel corso degli anni, e i riti simbolici e religiosi delle popolazioni fortemente legate al culto di Dioniso. Nell’antichità il consumo del vino ha infatti rappresentato uno dei momenti più significativi delle forme di convivialità dei gruppi aristocratici, ed ha esercitato una straordinaria influenza sulle abitudini e sulla cultura del passato.
La mostra a Palazzo Pitti è aperta tutti i giorni dalle ore 08:15 alle ore 18:50 e chiusa il primo e l’ultimo lunedì del mese.