"Fiesoli era compreso nell'elenco dei sospettati per i fatti del Mostro di Firenze".
Lo ha detto ieri l'ex capo della squadra mobile di Firenze, Michele Giuttari, oggi scrittore tradotto a livello internazionale, a margine di una audizione alla commissione di inchiesta del Consiglio regionale toscano sulla comunità de Il Forteto, a Vicchio (Firenze), fondata dal 'guru' Roberto Fiesoli e al centro di un processo per abusi sessuali e maltrattamenti a minori (per il quale è stato condannato in primo grado).
"Il nome di Fiesoli - ha ricordato Giuttari - era stato attenzionato dagli inquirenti dell'epoca, dalla Sam, la Squadra anti-mostro, subito dopo l'ultimo duplice delitto" a Scopeti, nel 1985, e "il nome di Fiesoli era compreso in un elenco di persone sospettate, nel quale era presente anche il medico perugino Francesco Narducci", poi trovato morto nel lago Trasimeno.
Giuttari ha aggiunto che l'indagine sulla vicenda Narducci, condotta da lui e dal pm di Perugia Giuliano Mignini e legata a quella sul Mostro, "è stata bloccata" a causa "dell'indagine della procura di Firenze su me e Mignini per abuso di atti d'ufficio. Abbiamo dovuto attendere otto anni per il proscioglimento perché il fatto non sussiste". Per questo, ha aggiunto, "ho chiesto alla commissione di inchiesta del Consiglio regionale su Il Forteto di trasmettere la mia audizione, con tutti gli allegati, al Consiglio superiore della magistratura, alla commissione antimafia e al Capo dello Stato".
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