La senatrice Alessandra Bencini dell'Idv è intervenuta in Aula sulla vicenda dei defibrillatori 'donati' dai Consiglieri regionali toscani del Movimento 5 stelle ad alcune istituzioni scolastiche, Comuni, associazioni del territorio, acquistati devolvendo i propri gettoni di presenza.
“Un'iniziativa ammirevole, rispettabilissima – ha detto la senatrice - se non fosse che i consiglieri pentastellati hanno preteso che insieme al defibrillatore fosse accettato dai destinatari del dono anche un cartello di spiegazioni con il logo del partito in bella evidenza. Senza il cartello e senza il logo, niente dono. Si capisce che molte scuole, che avrebbero volentieri accettato un oggetto così utile, sono state costrette a declinare l’offerta perché in un luogo pubblico e specialmente in una scuola è del tutto inappropriato esporre simboli di partito. Anzi, tenuto conto della normativa sulla propaganda elettorale, i dirigenti scolastici sarebbero potuti incorrere in sanzioni”.
Secondo Bencini, “sarebbe bene, quindi, che i parlamentari 5 stelle spiegassero ai loro colleghi a livello regionale la differenza tra dono e ricatto ed evitassero di fare della solidarietà una bieca propaganda politica al limite della compravendita dei voti. Non vogliamo avere dei nuovi casi 'Adro' in Toscana, dove ai simboli padani si sostituiscono quelli pentastellati”.
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