Una Moschea a Firenze? Un atto costituzionale e quella del Pdl è una polemica strumentale: in sintesi questa la posizione assunta dalla consigliera Ornella De Zordo dopo le dichiarazioni dei due consiglieri Marco Stella e Stefano Alessandri, che si sono detti pronti a promuovere un referendum pur di impedirne la costruzione. "E' paradossale - risponde la De Zordo - che nel 2011 ci sia ancora qualcuno contrario, capace di opporre un punto di vista anacronistico alla libertà di culto di oltre 30.000 fedeli musulmani presenti in città". Dunque, quella della consigliera perUnaltracittà è una posizione nettamente favorevole alla costruzione di una moschea. "La libertà di culto - ha continuato De Zordo - è propria di ogni democrazia laica capace di contrapporsi ai regimi illiberali dove storicamente la religione più forte è complice di uno "stato etico" e dove si escludono gli altri culti e si privano i credenti della libertà religiosa. La destra fiorentina oggi ha quindi un solo compito: quello di non strumentalizzare il tema della moschea con il rischio di aumentare il livello di scontro anziché cogliere il momento della sua realizzazione per migliorare la convivenza civile, dando sostanza a quel fecondo dialogo attivo ormai da anni con la comunità islamica cittadina". Per la capogruppo di perUnaltracittà "l'amministrazione ha il dovere di agire, di rispettare i diritti della persona fra i quali c’è il diritto inalienabile di culto e di espressione religiosa, già sancito dalle convenzioni internazionali e dal Concilio Vaticano II, come ha recentemente ricordato anche il cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi. In una città che ospita molteplici luoghi di culto di altre religioni pare incredibile che la comunità musulmana debba pregare in un ex fondo commerciale privo di ogni dignità come quello di Borgo Allegri”. "Bene fa quindi l'amministrazione comunale ad aprire all'eventualità di una costruzione della moschea a Firenze - ha concluso De Zordo - anche tenendo fede a quel principio dei volumi zero di cui spesso si è parlato e utilizzando quindi uno dei più idonei contenitori dismessi presenti in città. È ora di mettersi attorno a un tavolo a ragionare concretamente del progetto a partire da quello presentato dalla Comunità islamica fiorentina, senza paura del dibattito, senza temere le critiche. Così facendo Firenze favorirà il dialogo interreligioso e rispetterà la Costituzione italiana".
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