Lo ha deciso il Tar. La moschea di via Urbino si può fare. Il tribunale amministrativo regionale ha infatti bocciato il ricorso contro la decisione del Comune di Torino. A presentare ricorso erano stati i parlamentari della Lega Nord, Stefano Allasia, Davide Cavallotto l'assessore regionale Elena Maccanti e un residente della zona.
Si torna a parlare di moschea, quella che si vorrebbe costruire in città ed è di nuovo scontro, stavolta però i contendenti sono i diretti interessati, esponenti del mondo islamico schierati però su fronti opposti, da un lato Souad Sbai, deputata del Pdl nonché presidente dellè'Associazione Donne Marocchine in Italia e componenete della Consulta isl
''E' giusto che a Firenze la moschea possa essere fatta: un luogo in cui si prega non può far paura'' sono le parole di Matteo Renzi intervenuto stamani ai microfoni di Lady Radio all'interno del dibattito sull'eventuale costruzione di una moschea a Firenze a cui ha preso parte anche il consigliere Marco Stella, invece nettamente contrario. Il sindaco ha poi aggiunto che ''al momento non c'è un progetto, non c'è un'ipotesi di lavoro.
A Torino entro il 2012 nasceranno due moschee, la prima in Via Urbino, prevista e progettata da tempo, la seconda fino a ieri sconosciuta anche al Comune dovrebbe nascere in Via Mottarone. Pare difficile nascondere una moschea e invece il progetto per la creazione della seconda moschea, depositato dall'associazione "Casa di famiglia" dell'imam Mohamed Bahreddine sembra aver colto del tutto inaspettato Chiamparino e la sua giunta che in mattinata ha cercato di smorzare le ire del centro-destra.
«Stasera si svolgerà l’incontro al Quartiere 5 nell’ambito del processo partecipativo sulla costruzione della moschea a Firenze.
«La moschea è un diritto e la fede religiosa non si sottopone al voto referendario. Noi abbiamo scelto infatti un percorso partecipativo tra i cittadini». Lo ha detto Izzedin Elzir, imam di Firenze e presidente dell'Ucoii, in merito alla proposta referendaria sulla realizzazione di una moschea in città, parlando con i giornalisti a margine dell'incontro 'Islam e Occidente - Dialogo o scontro?' promosso dall'associazione La Martinella.
"L’imam smetta di fare provocazioni, se la sua richiesta è seria allora presenti un progetto, individuando l’area dove la moschea verrà costruita, altrimenti smetta questa ciclica provocazione, che non serve a nessuno ed ostacola ogni tipo di processo di integrazione" Lo dicono i consiglieri del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri.
Il periodo del Ramadan, che coincide con il mese di agosto, ha visto a Nonantola la concessione di una sala pubblica per le preghiere della comunità musulmana. Dallo scorso 30 luglio infatti, l’associazione Essalem usufruisce dello spazio all’interno dell’autostazione del TPL di via 25 Aprile
Senza fare rumore, il cammino dei musulmani «fiorentini» per costruire la moschea prosegue. E` un percorso alla luce del sole, autorizzato dall`autorità per la partecipazione della Regione, il professor Rodolfo Lewanski, con un decreto che ha concesso alla comunità islamica 75mila euro.
"Oltre 700 sottoscrittori ad oggi, hanno aderito alla nostra raccolta firme contro la realizzazione del progetto di grande moschea, avanzato nel settembre scorso dall'Imam di Firenze Izzedin Elzir".
«Il finanziamento di 75 mila euro concesso dall’Autorità per la partecipazione a sostegno del progetto “Una moschea per Firenze” è un vero e proprio insulto alle migliaia di cittadini fiorentini che non riescono ad arrivare a fine mese».
È ufficialmente partito il percorso partecipativo sul tema della realizzazione di una moschea a Firenze.
E' tensione tra il Pdl e la Lega nel Consiglio Comunale di lunedi sera nella cittadina di Greve in Chianti. Una seduta protrattasi fino a notte inoltrata e alla fine interrotta dalla protesta leghista.
Si apprende oggi, stando all'ultimo sondaggio fortemente voluto da Mario Razzanelli della Lega che la viecenda della Moschea non è in cima alle preoccupazioni dei fiorentini.
A Firenze sono state raccolte un migliaio di firme per la costruzione di una moschea. Un progetto al quale sta lavorando alacremente don Alessandro Santoro, sacerdote della comunità delle Piagge, "non tanto per la moschea in sè quanto perchè ritengo che si debba favorire l'integrazione. Bisogna fare cadere tanti luoghi comuni". Don Santoro, con la sua comunità, ha messo insieme un centinaio di firme ma da un pò di tempo ha anche lanciato un appello alle parrocchie sul territorio. Risultato, "il silenzio assoluto.
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