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Le dichiarazioni in Palazzo Vecchio

TAV Firenze: tutti i dubbi e le richieste del Consiglio Comunale

Torselli (FdI-AN), Ricci(PD), Collesei (PD), Grassi (FRS), Amato (AL), Xekalos (M5S), Cellai e Razzanelli (FI), Scaletti (La Firenze Viva); Angelo Bassi (PD)
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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Ieri il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha illustrato in Consiglio Comunale la Comunicazione sulla TAV di Firenze, a seguito dell'incontro tenutosi a Roma tra Ferrovie, Governo, Ministero dei Trasporti, Regione Toscana e Comune di Firenze.

Il Sindaco ha spiegato che finché non perverrà a Palazzo Vecchio la documentazione richiesta non potrà riferire i dettagli della revisione del progetto di sottoattraversamento ferroviario. In ogni modo è già nota l'intenzione di Ferrovie di accantonare la stazione Foster dei Macelli, ma mantenere il tunnel sotto la Città.

A prescindere dai dettagli della revisione del progetto, Nardella ha indicato 10 punti contenenti altrettanti interrogativi, che sottoporrà a Ferrovie.

Inoltre ha chiarito che Palazzo Vecchio non ha intenzione di concedere alcuna deroga riguardo il trasporto con i camion delle terre di scavo della TAV per le strade della città. “Abbiamo avuto decine di automezzi - ha detto Nardella – che hanno trasportato per anni materiali attraverso la nostra città che avrebbero dovuto essere trasferiti con la ferrovia. Il tutto in assenza di un piano firmato e depositato al ministero dell'Ambiente per lo smaltimento delle terre". Il trasporto

avveniva dunque con deroga che finora, è stato spiegato, era stata concessa dal Comune. Ma ora non più: "Abbiamo detto basta, chi si occupa dei lavori deve trovare il modo di portare via i materiali con criteri di normalità e nell'ambito di un piano correttamente presentato al ministero", ha sottolineato Nardella.

 

A seguito della comunicazione del Sindaco, il Consiglio Comunale ha aperto agli interventi dei Consiglieri.

Di seguito le dichiarazioni di Torselli (FdI-AN), Ricci(PD), Collesei (PD), Grassi (FRS), Amato (AL), Xekalos (M5S), Cellai e Razzanelli (FI), Scaletti (La Firenze Viva); Angelo Bassi (PD).

 

“Il nuovo progetto TAV, quello che ha presentato oggi il sindaco di Firenze in consiglio comunale, ha dell’incredibile: riesce ad essere addirittura peggiore del precedente. E questo è tutto dire”. Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Francesco Torselli.

“Nel nuovo progetto viene cancellata la stazione progettata da Norman Foster - spiega Torselli - nonostante i fiorentini abbiano ormai dovuto subire tutti i disagi collegati agli scavi per la sua realizzazione, ma resta invece il sotto attraversamento della città: un’opera folle, che mette a rischio interi quartieri della città, per risparmiare 7 minuti scarsi sul collegamento ferroviario tra Milano e Roma. Adesso, dopo le ultime modifiche al progetto, l’opera da folle diventa addirittura offensiva per Firenze e per i fiorentini: infatti nel tunnel sotterraneo transiteranno principalmente i treni direttissimi tra Milano e Roma, ovvero quelli che non fermeranno neppure a Firenze!”.

“Se il sindaco - conclude Torselli - ha veramente l’intenzione di schierarsi a difesa di Firenze, come ha annunciato oggi in consiglio comunale, faccia tre cose: impedisca il sotto attraversamento della città; faccia in modo che Ferrovie dello Stato versi comunque, a compensazione dei disagi pagati dalla città negli ultimi anni, i soldi promessi per le opere di compensazione alla realizzazione del progetto TAV; si adoperi per avere, quanto prima, un progetto alternativo e valido per le zone interessate dai lavori propedeutici all’ormai ex Stazione Foster”.

 

 

“Occorre scindere la posizione del Comune di Firenze con la posizione delle Ferrovie. Sono sempre stato a favore del sottoattraversamento dell’alta velocità ferroviaria – ha spiegato il Presidente della 6° Commissione: Ambiente, Vivibilità urbana e Mobilità Fabrizio Ricci a seguito della comunicazione del sindaco Dario Nardella in Consiglio comunale – e non perché sono appassionato del tunnel ma perché non ci sono binari sufficienti per far passare i treni dell’alta velocità e farli convivere con quelli regionali a Santa Maria Novella. Va bene rivedere la stazione Foster, con la previsione di una galleria commerciale, ad oggi sovradimensionata. Si dovrà ripensare come rivedere il progetto dal punto di vista commerciale ma, in prospettiva, occorre dare delle risposte ai nostri cittadini che vogliono utilizzare i treni ad alta velocità e assicurare la fermata a Firenze di quest’ultima. Treni regionali, alta velocità e treni internazionali, nelle fasce orarie di punta: dalle 7 alle 10 e dalle 17 alle 20, soffocano la stazione di Santa Maria Novella. E’ tanto che Ferrovie dello Stato sta lavorando ad un piano di potenziamento della rete ferroviaria considerando anche i treni merci che non passano dalla stazione centrale ma attraversano la cintura di Firenze. La strada intrapresa dall’amministrazione comunale è giusta – conclude il presidente Fabrizio Ricci – ma occorre andare a trattare con Ferrovie dello Stato per trovare una soluzione che preveda lo sviluppo della Città di Firenze e la possa mettere al centro dell’Alta Velocità che collega le maggiori città europee”.

 

 

 

“Se devo ricapitolare su cosa sia utile per Firenze ora riguardo al dibattito sull’alta velocità direi: far fermare a Firenze tutti i treni ad alta velocità; salvaguardare i pendolari sviluppando il trasporto su ferro regionale e metropolitano; riqualificare il sistema delle stazioni. Rispetto al progetto attuale – ha dichiarato la consigliera PD Stefania Collesei – considero che sarebbe sbagliato rinunciare alla terza coppia di binari garantita dal tunnel perché non si eliminerebbero le interferenze tra treni AV e treni regionali e metropolitani. Considero necessaria una stazione passante vicina al centro ma nel quadrante nord ovest ovvero quella dello sviluppo, che garantisca che Firenze non venga bypassata. La Foster ha vinto un concorso internazionale. Temo che progetti alternativi produrrebbero prevedibili lunghi contenziosi a vantaggio degli avvocati con altrettanti prevedibili aumenti di costi e tempi. Il Sindaco che si incontrerà con Ferrovie ricorderà loro che non siamo all’anno zero. E dopo tanti disagi è tempo di raccogliere i frutti. Nell’esame dei costi e benefici di qualunque altra nuova proposta non potrà essere sottovalutato che non stiamo cominciando ora a lavorare su questo progetto. E’ storia, ormai, lo spostamento della Centrale del latte; la messa in sicurezza del Mugnone ma anche l’abbattimento di edifici di archeologia industriale, l’abbattimento dei palazzi di via Zeffirini, l’abbattimento della scuola Rosai, l’adeguamento del tracciato della tramvia e la realizzazione di un vascone di 450 metri per 50 che sarebbe difficile riutilizzare per scopi diversi da quelli progettati. Allora, dopo i disagi – conclude la consigliera PD Stefania Collesei – è bene passare all’incasso dei benefici per la città. Ha ragione il Sindaco: Firenze ha diritto a risposte chiare e urgenti”.

 

 

 

“Siamo sempre stati contrarti alla stazione Foster, ma anche al sottoattraversamento. E allora la comunicazione del sindaco Nardella di oggi non ci soddisfa”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta il dibattito sulla Tav in Consiglio comunale. E aggiunge: “Non consideriamo una vittoria l'aver bloccato la Foster, perché pensare di realizzare comunque un tunnel senza una stazione significa proporre un'assurdità. E quindi ribadiamo con forza la nostra posizione”.
Il consigliere dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio poi prosegue: “Oggi, apprezziamo le domande del sindaco al governo e alla regione Toscana, perché queste servono a svelare le vere intenzioni e i progetti di Ferrovie. Ma se per caso le risposte che arrivassero fossero negative? Cosa facciamo?”. “Vogliamo vedere le carte ed è bene discuterne tutti insieme. Se vogliamo aggiungere noi una domanda – continua Grassi - vorremmo sapere perché a Roma non sono stati portati i progetti alternativi, elaborati ormai da molti anni da cittadini e comitati? Non sarebbe stato un bene per tutti?”
“Alta velocità e traffico giornaliero pendolare devono essere complementari e non in opposizione tra loro. E allora – incalza il capogruppo - vorremmo sapere il perché del dietrofront di Ferrovie. Sarà perché hanno capito che il progetto non era valido o perché si sono resi conto della pericolosità dell'infrastruttura? Ecco questo avremmo voluto sapere”.
“Firenze ora, più che mai, deve giocare un ruolo d'attacco. Rischiamo – conclude Grassi – che la situazione ci sfugga di mano e che Ferrovie la faccia da padrona. L'obiettivo è quello di coinvolgere la cittadinanza e far decidere a loro cosa farne degli spazi che non verranno più interessati dal progetto”.

 

 

 

Questo è l’intervento della consigliera di Alternativa Libera, Miriam Amato.
“Signor sindaco, ma lei a Roma cosa ci è andato a fare? 10 domande rimaste senza risposta e per cui avrebbe dovuto ricevere dei documenti, che non è neanche riuscito ad ottenere. Inoltre ha ribadito che loro sono stati sempre per la centralità di S. M. Novella, che probabilmente davanti a 80 milioni di compensazione è passata in secondo piano. L'impressione è che si parla dei pendolari, ma nessuno si sia in realtà relazionato con gli stessi, infatti ad oggi a S. M. Novella manca una sala d'attesa, cosa che proporrò con uno dei miei ordini del giorno. Intanto si continua a parlare di tunnel senza valutare gli impatti delle subsidenze, dello scavo con una sola fresa delle terre di scavo e altri danni enormi che temiamo che rimarranno in secondo piano, visto che ora si riprende a parlare di oneri e opere di compensazione.
Lo ho già detto e lo ribadisco: è una follia la riconferma del tunnel si spenderebbero centinaia di milioni per poche Frecce, che oggi percorrono la tratta Campo di Marte - Rifredi, quando l'accordo Regione-RFI dell'aprile scorso (che molti sembrano ignorare) prevede già il quadruplicamento degli attuali binari di superficie fra Statuto e Rifredi, favorendo così l'incremento dei collegamenti sia per treni AV che per Regionali fra Campo di Marte e Rifredi.
Sono d'accordo sulla centralità della stazione S. M. Novella che con la progettata stazione Foster non lo sarebbe più stata. S. M. Novella è fondamentale per pendolari, turisti e viaggiatori in genere, per i treni Alta Velocità come per i Regionali. Quindi si abbandoni definitivamente la Foster che dovrà avere altra destinazione e uso, da verificare con un percorso e una progettazione partecipata, e Ferrovie devono bloccare quanto prima gli attuali lavori, se vuole evitare altri costi inutili.
Non esiste il problema che Firenze perda l'Alta Velocità, che già esiste dal 2009, con un tracciato di superficie, e sono molto d'accordo sulla centralità del trasporto regionale, ma come fanno a non sapere riguardo alla separazione dei binari dei treni fra Alta Velocità e Regionali, che la separazione tra i “flussi” esiste già da S. M. Novella verso Prato, perché anni fa fu costruito lo Scavalco di Rifredi, e anche senza tunnel la Regione e RFI si sono già accordate per incrementare progressivamente i treni regionali nella direzione nord-ovest.
Non esiste separazione dei binari e viene dunque ritenuto che il problema, “il vero collo di bottiglia” per la Tav, come ha detto l’ad Mazzoncini all’ultimo incontro sia non Firenze ma la Direttissima. Ovvero il problema è da Firenze-Rovezzano verso il Valdarno aretino, una tratta “promiscua”, che migliaia di pendolari valdarnesi conoscono benissimo per i cosiddetti “inchini” dei treni regionali alle Frecce. E il fatto nasce perché RFI preferisce dare sempre la precedenza alle Frecce, anche quando i treni regionali sono puntuali.
In sintesi si potrebbe azzardare che con l’arrivo del nuovo sistema di segnalamento e gli interventi infrastrutturali con l’incremento dei treni regionali già previsti dall’accordo Regione-RFI, il nodo fiorentino potrebbe fare a meno di qualsiasi tunnel, grande o mini che sia.
Quindi con la cancellazione definitiva della stazione Foster ma anche del tunnel Tav (è fattibile un accordo RFI-Condotte sulle penali), le risorse risparmiate da Ferrovie potrebbero essere reinvestite nel trasporto ferroviario fiorentino e regionale,
Anche lei Sindaco ha detto che "i soldi risparmiati facendo solo il tunnel siano investiti sulla città". Se si pensa che in questi anni Firenze ha preso da RFI 28 milioni di euro (degli 80 previsti con l'ultimo Accordo del 2011), per compensazione ambientale della Tav, senza che il cantiere di Campo di Marte fosse partito, sembra prioritario per tutti i sindaci coinvolti partecipare alla spartizione della torta delle risorse finanziarie risparmiate, piuttosto che rispondere in concreto a pendolari.
Insisto sull'approfondimento della tratta di superficie dell'Alta Velocità da parte del Consiglio Comunale e rinnovo la richiesta, già fatta insieme ad alti colleghi di opposizione, della convocazione e dell'audizione in Commissione Trasporti del Comitato No Tunnel Tav e del gruppo di tecnici e docenti della Facoltà di Architettura che ha svolto studi sul nodo fiorentino dell'Alta Velocità., che hanno già ampiamente dimostrato una competenza e una conoscenza sul tema che ad oggi non riesco a vedere in altri.
Ma è importante che l’amministrazione comunale fiorentina, la Regione e i sindaci della Piana chiariscano quale sviluppo del servizio ferroviario metropolitano vogliono, perché altrimenti sarà Ferrovie a deciderlo secondo la propria convenienza. Cosa che sta già avvenendo”.

 

 

 

“Il Sindaco ancora una volta, come fa ormai per ogni tema che viene a trattare, si è presentato con i soliti dieci punti. Siamo stanchi di sentirci l’elenco della spesa, ancor di più se contiene tantissime domande per Ferrovie; questa città ha bisogno di risposte dopo dieci anni di lavori iniziati e fermati continuamente” afferma la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos.
“Noi siamo molto chiari: no alla Foster, no al tunnel sotterraneo, sì al progetto dell’Università e dei Comitati che prevede il passaggio in superficie, che impatta meno e costa meno. Cos’altro dobbiamo aspettare? A noi non interessano gli interessi di Ferrovie, ma quelli dei cittadini fiorentini e toscani. Il Pd invece cosa pensa? Non si sa, sceglie di fare domande a Ferrovie piuttosto che rispondere” continua Xekalos.
“Per noi è fondamentale la trasparenza e qui manca, come manca la volontà di permettere ai cittadini di esprimersi. Devono essere i fiorentini a decidere sia sulla nuova destinazione d’uso dell’area destinata alla Stazione Foster, sia sul nuovo progetto presentato da Ferrovie, sia sul progetto presentato dall’Università” commenta Xekalos.
“Chi pagherà i danni dei lavori portati avanti dal 2006 ad oggi? Mi riferisco ai 163 alberi abbattuti, all’abbattimento del palazzo di sei piani e dodici appartamenti, al problema delle polveri, allo spostamento in una nuova struttura della scuola materna Rosai che ha già delle crepe.
La politica può cambiare idea, ma sono dieci anni che comitati e Università stanno dicendo al PD che il progetto non va portato avanti, portando anche soluzioni alternative, senza essere mai presi in considerazione. Chi ha sbagliato deve pagare” conclude Xekalos.

 

 

 

Durante il dibattito in consiglio comunale di oggi sull’alta velocità ferroviaria a Firenze seguito alla comunicazione del sindaco Nardella, hanno preso la parola per Forza Italia il capogruppo Jacopo Cellai e il consigliere Mario Razzanelli.

“Sulla TAV oggi il sindaco Nardella, dopo la riunione romana della scorsa settimana con Ferrovie, viene a sottoporre al consiglio comunale dieci domande – ha notato Cellai –. Dopo anni di progetti, con un’opera già avviata, un enorme cratere nel centro di Firenze dove doveva sorgere la stazione Foster che non si farà più (e non si sa cosa ci sarà al suo posto), con centinaia di milioni di euro già spesi, ad oggi non ci è dato sapere quale sarà il futuro dell’alta velocità a Firenze. Non ci sarà la stazione ma solo il tunnel? Assurdo. Senza la stazione il tunnel non ha senso, e su questo il sindaco e il presidente della Regione dovrebbero essere chiari, spiegandoci quali sono le alternative concrete del passaggio in superficie. Invece, il PD è preda di un corto circuito incredibile sulla TAV, tra le domande di Nardella, i balbettii di Rossi e il presidente del consiglio regionale Giani che addirittura minaccia il ricorso alla Corte dei Conti se la Foster non sarà realizzata. Ferrovie ha indubbiamente delle grosse responsabilità sugli errori fatti, ma il PD oggi deve portare a casa risposte e non nuove domande”.

“La Foster era nata da interessi che certo non erano e non sono quelli della città: un’enorme operazione di business per costruire un mega centro commerciale, mentre a livello trasportistico quella stazione non aveva alcun senso – ha dichiarato Razzanelli –. All’inizio del suo mandato da sindaco, nel 2009, Renzi mi chiamò nel suo ufficio, e mi chiese di valutare, insieme ai dirigenti del Comune, il passaggio in superficie dell’alta velocità ferroviaria. Il risultato di quella breve indagine fu che con un modesto investimento, si potevano raddoppiare i binari di superficie scongiurando stazione e tunnel. Purtroppo quel progetto è invece andato avanti, salvo arenarsi per tutti i problemi che noi avevamo denunciato a suo tempo.
Oggi la priorità non è far sì che i treni si fermino a Firenze: questo succede già, l’alta velocità passa già da Castello, Rifredi, Statuto e Campo di Marte. Sta a Ferrovie decidere se stabilire la fermata a Statuto o Campo di Marte, e garantire un collegamento veloce a Santa Maria Novella. La priorità, oggi, è decidere come organizzare l’alta velocità nella nostra città. La nostra idea è raddoppiare i binari e riorganizzare una stazione, che sia Statuto o Campo di Marte, per poi collegarla al centro della città”.

 

 

Cristina Scaletti (La Firenze Viva)

"Lei signor sindaco non può venir qui a fare del vittimismo. Lei non può dire di esser la parte lesa di tutta questa operazione, come se la responsabilità fosse solo di Ferrovie. Lesi sono di certo i cittadini di Firenzer per le vostre scelte sbagliate, per lo sperpero di soldi pubblici, per i disagi che hanno dovuto subire gli abitanti di via Circondaria, quelli che abitano davanti a cantieri diventati inutili e che adesso si affacciano su una voragine che rappresenta plasticamente il vuoto della vostre idee. Lesi sono quelli della Ottone Rosai, lese sono le famiglie costrette a spostarsi. Lesi siamo noi che più volte mio abbiamo chiesto conto delle vostre giravolta. E ancora oggi da lei non abbiamo saputo il perché di questo cambiamento, del ripensamento sulla stazione Foster e sul tunnel.
Glielo chiedo di nuovo: cosa è successo veramente?
Lei, voi del Pd, non può, non potete continuare nel giochino del poliziotto buono e di quello cattivo. Perché qui siete tutti 'cattivi', nel senso di responsabili: Governo, Regione, Comune e Ferrovie che fan tutti riferimento ad un'unica centrale di comando: il Partito Democratico. Voi avete la guida di tutti questi Enti e siete tutti ugualmente coinvolti e corresponsabili di questo disastro.
E oggi lei ci viene a raccontare che con il presidente Rossi vi prendete un mese di tempo di valutare, riflettere e decidere? Ma quale è il suo ruolo signor Sindaco se poi le afferma che ogni decisione viene però presa da Ferrovie? Stanno scegliendo su Firenze e lei e Rossi non avete voce in capitolo? Quale è il senso allora del suo ruolo, della sua Giunta e del Presidente e della Giunta regionale? Siete tutti inutili? vogliamo respingere questo dubbio. Noi non vogliamo l'Amministrazione ed il Consiglio Comunale facciano soltanto da spettatori dello scempio di Firenze.
No signor Sindaco, noi non ci stiamo!"
"Lei - ha concluso Scaletti - oggi viene qui a lamentarsi del fatto di non esser coinvolto nelle scelte più importanti. Suvvia. Siate seri! Dateci delle risposte, ci dica cosa è successo veramente nei mesi scorsi per questo ennesimo #cambioverso? E non incolpi Ferrovie dello Stato, perché i cittadini lo sanno che siete stati voi del Pd a nominarne i vertici. I cittadini sono stanchi di vedere chi non sa prendersi mai una responsabilità, ma incolpa sempre altri. Oggi ce la prendiamo con Ferrovie dello Stato per lo scempio della Tav, ieri con Publiacqua per il crollo del lungarno Torrigiani, e potrei dilungarmi negli esempi. Insisto: ci racconti cosa è uccesso Sindaco. E' un nostro diritto saperlo, è un suo dovere comunicarlo a noi e alla città".

 

 

 

Il Capogruppo del Partito Democratico Angelo Bassi ed i Vice Capogruppo del Partito Democratico Andrea Ceccarelli e Francesca Paolieri hanno presentato un Ordine del giorno in Consiglio comunale, sottoscritto anche da tutti i consiglieri del gruppo PD, a margine del dibattito sull’Alta Velocità. “Chiediamo chiarezza al gruppo FS – ha detto il Vice capogruppo PD Andrea Ceccarelli – e soprattutto senso di collaborazione istituzionale con Comune di firenze, Città Metropolitana e regione Toscana per individuare e perseguire la migliore soluzione atta a garantire la permanenza dell’Alta Velocità a Firenze e il miglioramento del trasporto pendolare”. In particolare, l’Ordine del Giorno invita il sindaco a verificare, anche sulla scorta dei necessari approfondimenti tecnici:

Se sussistano ancora le necessarie condizioni da parte del gruppo FS per la realizzazione, anche con servizi ridotti e differenti, della Stazione Alta Velocità progettata da Norman Foster & Partners;
Se – alla luce delle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali – la stazione ferroviaria di SMN sia effettivamente in grado di accogliere il flusso delle tratte nazionali e di quelle regionali, anche in termini di accoglienza dei viaggiatori e di capacità di transito treni merci, e se quanto annunciato in termini di innovazioni tecnologiche – atte ad assicurare un più veloce avvicendamento dei treni in transito nella stessa Stazione SMN – costituisca elemento sufficiente a garantire una gestione agile ed efficiente del traffico previsto. A tale riguardo, il Consiglio Comunale di Firenze non può non esprimere forte preoccupazione in ordine alle capacità di assorbimento dei flussi di transito da parte della sola Stazione di SMN, anche sulla scorta delle previsioni di RFI, in base alle quali la Stazione “Foster” avrebbe accolto oltre 30.000 utenti giornalieri della sola AV, di cui oltre 7.000 concentrati nelle ore di punta;
Se la decisione di privilegiare la auspicabile centralità della stazione SMN consenta l’adeguamento ed il miglioramento dei collegamenti metropolitani e regionali, elemento da verificare anche attraverso la costituzione di un tavolo di lavoro che veda coinvolti anche il Comune di Firenze, la Città Metropolitana di Firenze e la Regione Toscana;
Se al contempo la Regione Toscana possa garantire lo sviluppo del trasporto regionale in particolar modo quello destinati ai pendolari senza attendere la realizzazione del tunnel, con una previsione di impegno ulteriore qualora vengano liberati binari;
La volontà di RFI ad impegnarsi nella riqualificazione delle stazioni cittadine e metropolitane ed alla realizzazione di nuove fermate ferroviarie, con lo scopo di migliorare le condizioni di trasporto di decine di migliaia di lavoratori pendolari che utilizzano quotidianamente il treno per recarsi sul posto di lavoro;
I progetti futuri di RFI riferiti ai collegamenti in alta velocità e, in particolare, se tale pianificazione preveda ulteriori implementazioni di collegamenti diretti relativi alla tratta Roma-Firenze-Milano.

 

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