Secondo gli ultimi studi di settore[1], acquistare ed assumere medicinali è diventato per gli italiani una consuetudine. Tra i più utilizzati quelli contro le malattie cardiovascolari, seguiti da quelli gastrointestinali e per il sistema nervoso centrale. Ma i fiorentini, così come il resto degli italiani da tempo informati sui pericoli al volante a causa dell’alcol, sanno che molte di queste medicine possono avere effetti collaterali pericolosi se ci si mette alla guida? Quali servizi di informazione sono più diffusi? È quanto ha indagato l’Osservatorio sui Servizi di Linear Assicurazioni, la compagnia on line del gruppo Unipol, da sempre attenta a tematiche legate alla sicurezza dei guidatori. Farmaci e guida sono infatti un binomio molto pericoloso. Un esempio? Gli antistaminici, di cui fanno ampio uso gli oltre 10 milioni di italiani che soffrono di allergie, spesso determinano una forte sonnolenza. Un fattore di grave rischio, considerando che un incidente su cinque è causato da colpi di sonno improvvisi. La nuova ricerca dell’Osservatorio, commissionata all’istituto Nextplora, descrive una popolazione consapevole: il 65% dei cittadini gigliati non solo sa che molti dei medicinali in commercio sono sconsigliati prima di mettersi al volante, ma rispettano anche le tempistiche indicate sulla confezione. A differenza di quanto riscontrato a livello nazionale, a Firenze sono gli uomini (71%) che si dimostrano più coscienziosi delle donne (60%). Il 17% dei fiorentini è invece totalmente allo scuro del problema. Che dire poi dei guidatori che pur essendo a conoscenza dei rischi, si mettono lo stesso alla guida dopo aver assunto medicinali? Parliamo del 13% degli intervistati, un guidatore su sette, una percentuale tutt’altro che trascurabile. Se a questa percentuale aggiungiamo il 9% dei cittadini del capoluogo toscano che ha dichiarato di conoscere qualcuno che ha avuto problemi alla guida proprio a seguito di un medicinale, si intuisce come i rischi di cui si parla siano tutt’altro che teorici. Ed è preoccupante scoprire che uno su quattro (24%) ha continuato il viaggio senza fermarsi e senza preoccuparsene. Bene hanno fatto invece coloro che hanno saggiamente preferito fermarsi ed aspettare che passasse l’effetto (52%). In che modo i fiorentini si informano dei possibili effetti collaterali dei medicinali alla guida? Per il 94% degli intervistati il foglietto illustrativo all’interno delle confezioni resta sempre il mezzo migliore per conoscerli, mentre solo il 2% chiede notizie a riguardo al proprio medico o farmacista. Purtroppo in nessun caso chi gestisce le nostre strade e autostrade e i servizi connessi si preoccupa di farlo. Non solo l’alcool quindi minaccia chi guida: la ricerca evidenzia come essere informati sul corretto uso dei medicinali sia importante ma, come nel caso dell’uso dell’alcol, tutto è inefficace se non è accompagnato da un comportamento responsabile.
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