“Il piano di rilancio della Fondazione del Maggio Musicale è una vittoria di tutti, della città di Firenze.
Bisogna ricordare quello che solo due anni fa poteva essere, dalla liquidazione coatta siamo passati al piano di risanamento e soprattutto ad una razionalizzazione cui era impossibile derogare per previsioni normative ed equilibri economici e gestionali indispensabili”. Uno sforzo concreto atto a tutelare in primis i lavoratori nell’ambito di un percorso di razionalizzazione della masse artistiche necessario e previsto dalle legge, che ha portato al passaggio dei lavoratori in esubero come concordato con il ministero ad Ales e ad un accompagnamento in uscita dei torsicorei una volta stabilito di non poter ricostituire integralmente il corpo di ballo. Sappiamo quanto i lavoratori siano stati coinvolti in prima persona da questa riorganizzazione, e quanto tutti loro abbiano dato il massimo per la salvezza della Fondazione. Anche per questo ci auguriamo che si possa arrivare a un accordo con gli ultimi quattro ballerini rimasti, ai quali nei giorni scesi è stato comunicato il licenziamento per giusta causa. Oggi si scrive una pagina nuova per il Maggio Musicale Fiorentino ed il Teatro dell’Opera di Firenze, un’eccellenza a cui la città è legata in modo inscindibile. Entro l’anno sarà sottoscritta la convenzione ormai definita con l’amministrazione comunale che permetterà così una tempestiva programmazione e l’uso del teatro da una parte e dall’altra. Le necessarie aperture di sipario passeranno così dalle 152 del 2011 alle 252 nel 2016, importante l’idea di rilancio e rinascita del Festival che sarà ricondotto ad un arco temporale in linea con quanto avviene all’estero e quindi con un cartellone di 4,5 settimane ed una programmazione che vedrà anche un coinvolgimento attivo delle altre istituzioni presenti in città. Il sistema di finanziamento che dal dopoguerra a oggi aveva tenuto in piedi la cultura italiana è radicalmente mutato. Firenze che ha a cuore la Fondazione deve essere ora il suo prezioso sostegno, a questo proposito a breve si terrà un incontro promosso dal Sindaco e dal Sovrintendente con tutte le realtà economiche presenti sul territorio per stimolare erogazioni liberali in denaro indispensabili per la Fondazione del Maggio Musicale, a sostegno della cultura e dello spettacolo che possono far godere di un credito d’imposta pari al 65% come previsto dall’Art Bonus. Infine bisognerà lavorare fin dal prossimo bilancio in merito ai lavori di completamento della torre scenica per il quale lo sforzo economico è certamente importante.
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