Ispirati da Devendra Banhart, Caetano Veloso, Vampire Weekend e Gilberto Gil, i Selton arrivano dal Brasile ma trovano casa a Milano, dove scrivono preziose gemme di pop tropicale cantate in italiano, un po' come se Jannacci fosse stato in vacanza a Bahia e non fosse più tornato indietro.
Giovedì 28 luglio sarà il loro live protagonista della serata in programma all'Off Bar di Firenze e realizzata in collaborazione con il collettivo di musicisti Fiore Sul Vulcano.
Brasiliani di nascita (tutti e 4 i componenti provengono da Porto Alegre), barcellonesi d’adozione, hanno pubblicato il loro primo disco in Italia. A farli conoscere al grande pubblico è stato Fabio Volo nel 2006 invitandoli al suo programma tv «Italo Spagnolo».
I Selton al secolo Daniel, Eduardo, Ramiro e Ricardo, sono quattro amici che studiavano nella stessa scuola, si sono trovati per caso a Barcellona e lì hanno deciso di formare una band.
L' album di debutto è “Banana A Milanesa”, disco con il quale la critica italiana li ha scoperti nel 2008, sperticandosi in lodi per le fortunate rivisitazioni di “Vengo Anch’io No Tu No”, “la Gallina”, “Canzone Intelligente” e altre, alla cui registrazione gli stessi Enzo Jannacci e Cochi e Renato diedero il loro contributo, quasi a consacrarli come propri cosmopoliti eredi. Il clamore di quell’album portò la band a fare circa 200 date in tutta Italia.
Il secondo e omonimo album dei SELTON, è stato registrato da Tommaso Colliva (Calibro 35, Franz Ferdinand, Muse) e Massimo Martellotta (Stewart Copeland, Calibro35), ed è la logica evoluzione di un gruppo che ha compiuto la metamorfosi ultima, abbracciando infine l’italiano come lingua madre.
Il cantautore – Dente – li ha assistiti nell'adattamento dei testi in italiano (concepiti nell’idioma originale portoghese), dando così un impatto superlativo agli incastri vocali che hanno fatto ad oggi la fortuna della band.
Ci sono i colori del sixties sound, la coralità tipica della west coast americana e le ovvie reminiscenze samba e tropicaliste nella musica dei Selton. E’ una musica affascinante nella sua leggerezza, sofisticata nella scrittura, puntuale nel mettere in circolo le più disparate influenze. E’ un’estate perenne, sottile.
Tre album pubblicati in Italia, innumerevoli concerti e collaborazioni tra le più diverse, una carriera in crescita esponenziale anche in Brasile fanno di questa band una delle più interessanti del panorama indipendente italiano.
A marzo 2016 pubblicano “Loreto Paradiso”, il loro quarto album, uscito per Believe. Registrato tra Milano, Londra e il Brasile, il disco vanta collaborazioni importanti e consolidate, tra tutti Tommaso Colliva e Dente ed è una commistione di pop, sonorità della loro terra d’origine e le suggestioni della vita milanese.
Ed è proprio da questo album che proviene il singolo, hit del momento, “Voglia di Infinito” descritto così dalla band: “Viaggiare è cambiare i vestiti dell’anima”, diceva Mario Quintana, poeta brasiliano. Se perdi la persona che ami perdi un po’ te stesso, o almeno come sei abituato a conoscerti e in qualche modo bisogna riscoprirsi, reinventarsi. Sia a Machu Picchu o a Nuova Delhi, viaggiando in zattera in Egitto o facendo a piedi il Cammino di Santiago, la voglia di infinito è voglia di vivere, di viaggiare verso se stesso.”
Informazioni
OFF BAR – LAGO DEI CIGNI
Dalle ore 22 – Ingresso gratuito
Viale Filippo Strozzi 20
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