Ieri sera da piazza Tanucci a Firenze è partito un corteo, promosso dall'assemblea per la Piana Contro le Nocività e dal comitato No Tunnel TAV di Firenze, per sensibilizzare ed informare i cittadini per “ribadire la contrarietà alle grandi opere inutili e nocive” e “per sostenere la battaglia contro il tunnel fiorentino dell'Alta Velocità e la stazione Foster di Via Circondaria”.
I partecipanti hanno sfilato lungo via Circondaria raggiungendo i giardini difronte al Liceo Da Vinci. Presenti a sostenere l'iniziativa anche i Consiglieri Comunali di Firenze Riparte a Sinistra Tommaso Grassi e Donella Verdi.
Nelle ultime settimane il sottoattraversamento di Firenze è stato rimesso in discussione dal Sindaco Nardella (che ha definito l'opera “inutile ed inspiegabile”), ma dopo l'annunciato incontro a Roma tra Ferrovie, Governo, Regione Toscana e Comune di Firenze, il tunnel, come sostenuto dal Governatore della Toscana Enrico Rossi, sembra essere ancora l'unica certezza. In discussione la stazione Foster e il percorso della galleria sotto la città, ma il passaggio in superficie, per ora, non sembra un'ipotesi percorribile. La questione, in ogni modo, dovrebbe essere sciolta a seguito di futuri incontri.
“Ribadiamo che il tunnel e la stazione sotterranea sono un progetto assurdo: è uno spreco, è dannoso e non risponde alle effettive esigenze trasportistiche ed urbanistiche della città di Firenze. Noi diciamo no al tunnel ed anche a questa ipotesi della galleria da Campo di Marte e Santa Maria Novella, perché c'è lo spazio per aggiungere due binari in superficie”. Lo ha detto, a margine della manifestazione, Sandro Targetti, storico antagonista del Tunnel Alta Velocità fiorentino. “Il balletto delle dichiarazioni (tra Comune, Regione e Ministero, ndr) – ha proseguito Targetti – è il segno che questo progetto è chiaramente in crisi. Oramai non è più sostenuto neanche da chi lo aveva voluto: hanno capito che è uno spreco di soldi, che i cittadini non sono d'accordo e che fare una stazione sotterranea a 1.300 metri da Santa Maria Novella non ha nessuna funzionalità. Questa gente – ha sottolineato Targetti – andrebbe messa sotto processo per lo spreco di denaro pubblico. Dopo aver speso 760 milioni di euro si accorgono che questa opera non va più bene. Noi siamo per il passaggio in superficie e destinare il denaro pubblico alle vere necessità sociali: salute, scuola, trasporto pubblico e messa in sicurezza e sviluppo del trasporto ferroviario. Questo significherebbe posti di lavoro stabili e sicuri; lo diciamo per i lavoratori dei cantieri che non devono rifarsela con noi se li mettessero in cassa integrazione, ma con un progetto assurdo che non ha nessuna prospettiva”.
Un progetto, oltre che enormemente dispendioso, che può compromettere la falda di Firenze. “La falda di Firenze – ha spiegato Targetti – è vicina alla superficie: tunnel e stazione andrebbero a creare un effetto diga, alterando l'equilibrio del terreno ed aumentando il rischio per gli edifici”. “Col passaggio in superficie – ha concluso Targetti – si risparmia tempo, denaro, si preserva il sottosuolo e si può destinare le risorse per le vere necessità sociali della popolazione”.
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