Aveva già deciso di uccidersi e forse, in un ultimo tentativo di trovare un aiuto, prima ha chiamato il 113, ha parlato a lungo con un operatore. Poi ha attaccato il cellulare e si è sparato con un fucile alla testa. È morto cosi ieri sera un imprenditore edile fiorentino di 55 anni. L'operatore del 113, quando l'uomo ha chiamato, ha capito subito le sue intenzioni, ha cercato di tenerlo al telefono a lungo mentre scattava l'allarme. L'imprenditore ha raccontato perché aveva preso la decisione di uccidersi, i suoi problemi economici, la ditta fallita pochi anni fa. Circa sette minuti, tanto è durata la telefonata prima che l'uomo riagganciasse. Dal 113 l'agente ha subito richiamato quel numero. Lui ha risposto ma poco dopo ha agganciato nuovamente il telefono e si è sparato prima che sul posto arrivassero i carabinieri. Vicino al corpo i militari quando sono arrivati hanno trovato il fucile e due biglietti. Uno era indirizzato ai familiari: aveva una compagna e una figlia di 10 anni, altri due figli ormai grandi li aveva avuti da un precedente matrimonio. Proprio la donna e la bambina sono arrivate a casa poco dopo i carabinieri. Subito hanno capito cos'era successo e sono state allontanate dai militari e da alcuni vicini. Nel secondo biglietto l'imprenditore lancia 'accuse' nei confronti di alcuni personaggi che avrebbero ''portato'' al fallimento la sua ditta, parla di crediti e dei debiti, di alcune banche con cui l'impresa lavorava. La tragedia è successa nella casa della donna che si trova nella campagna di Fiesole. Una vecchia casa colonica ristrutturata dalla quale sono stati ricavati alcuni piccoli appartamenti, con un po' di verde. Dopo il fallimento della ditta di impianti e manutenzione, l'uomo aveva cercato di risollevarsi aprendone una individuale grazie alla quale effettuava saltuari lavori idraulici. Ma la crisi si è fatta sentire: i creditori bussavano e le banche sembra avessero chiuso le porte. Ieri sera evidentemente ha deciso di chiudere ogni conto, con tutti, anche con le persone che gli volevano bene. (ANSA).
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione