"Di questo ipotetico gioco erotico non trovo tracce ne' sintomi" è quanto sostiene il pg di Firenze, Alessandro Crini, al processo d'appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher in corso davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Firenze. ''Si e' trattato di un'aggressione rapida" scaturita per "le tensioni e i contrasti fra Amanda Knox e Meredith legati alla pulizia della casa" di via della Pergola a Perugia che la sera del 1 novembre 2007 vennero accelerati dal comportamento di Rudy Guede, andò in bagno senza poi tirare lo sciacquone. Un gesto che avrebbe fatto arrabbiare Meredith, spazientita da precedenti analoghi comportamenti di Guede. Il procuratore generale Crini ha spiegato la dinamica dell'omicidio nel quale, "si innesca un meccanismo di conflittualita' che poi ha dato luogo a quel montante rapido che ha scatenato la reazione di gruppo. Guede alimenta la polemica e poi continua con l'approccio violento a Meredith; Knox, che e' l'interlocutrice diretta di Meredith sta dalla parte di Guede, e Sollecito e' in posizione di necessario e naturale sostegno ad Amanda". Non bisogna dimenticare, ha poi sottolineato Crini, "che gli imputati hanno ammesso l'uso di droghe leggere". "E' una ricostruzione - ha concluso il pg - che si puo' irridere ma che appartiene in pieno all'altamente plausibile". Il 30 gennaio è prevista la sentenza.
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