La Procura di Firenze ha avviato un'indagine sul 'buco' nei conti del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Lo ha appreso l'Adnkronos da fonti giudiziarie. Un fascicolo e' stato aperto dal procuratore capo Giuseppe Quattrocchi per far luce sulla vicenda del disavanzo economico dell'ente lirico, che a dicembre 2012, invece del pareggio di bilancio avrebbe registrato un rosso di quasi 3 milioni di euro. Ieri il ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, ha reso noto l'avvio delle procedure per il commissariamento del Maggio Fiorentino, reso necessario, in attuazione delle disposizioni previste dal decreto legislativo 367/96, dalla situazione economica e patrimoniale dell'ente lirico. Il procedimento, ha precisato la nota del Mibac, ''prevede un termine di sette giorni per le eventuali controdeduzioni''. Secondo fonti delle opposizioni in consiglio comunale di Firenze, nei conti dell'ente lirico fiorentino ci sarebbe complessivamente un 'buco' di circa 14,5 milioni di euro, di cui quasi 3 milioni stimati a fine 2012. Altri documenti parlano di un deficit patrimoniale pregressso pari a oltre 20 milioni di euro.
Il commissariamento dell'ente lirico di Firenze da parte del Mibac era atteso da qualche settimana in citta'. Il consiglio di amministrazione della Fondazione, presieduto dal sindaco Matteo Renzi, ha visto tre dimissioni eccellenti negli ultimi mesi: prima Paolo Fresco, poi Mario Primicerio e infine un paio di giorni fa Antonio Marotti, rappresentante del Mibac. La situazione di crisi del Teatro del Maggio era gia' stata segnalata anche dal licenziamento di otto diprndenti nel dicembre scorso. La sovrintendente Francesca Colombo, in una conferenza stampa convocata ieri pomeriggio, prima che il Mibac ufficializzasse il commissariamento, ha ribadito la correttezza del suo operato ed ha annunciato che chiudera' il 2012 con un deficit di 1,5 milioni di euro e non di 3,2 milioni come da preconsuntivo. Il commissariamento, ha detto Colombo, e' stato ''come una gettata d'acido in faccia, come e' accaduto al direttore del Bolshoi''. Colombo ha poi aggiunto che e' ''una notizia dolorosa soprattutto alla luce degli sforzi fatti in questi anni per concorrere al salvataggio del Teatro'', dicendosi anche vittima di giochi politici.
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