E' fortemente compromessa al momento la produzione 2013 di grano duro in Toscana. Cause principali le frequenti piogge da novembre ad oggi, le temperature sopra le medie stagionali e l'assenza di venti di tramontana, utili per asciugare i terreni. Secondo i dati raccolti da Toscana Cereali nelle aree maggiormente vocate della regione, rispetto alle quantita' programmate per la semina (che gia' evidenziavano un calo del 10% rispetto al 2012), si e' effettivamente seminato il 40% (quindi un 60% in meno) come media a livello regionale. E come se non bastasse anche una parte del grano seminato, circa il 15%, non e' poi germogliato. C'e' chi sta meglio come Siena (prima provincia per superficie a grano duro con circa 26mila ettari), dove e' stato seminato il 60% delle semine programmate, con un 10-15% del totale non germogliato; e chi peggio, come Grosseto (circa 23mila ettari di media) dove si e' seminato solo il 25% (e perdite del 15-20% in fase di germogliatura) ma e' necessario fare delle nette distinzioni fra zona e zona anche nella stessa provincia. ''Registriamo una situazione diffusa senz'altro negativa - sottolinea il presidente di Toscana Cereali, Christian Heinzmann - a causa delle avverse condizioni climatiche. Stiamo monitorando giorno per giorno le diverse realta' cerealicole regionali, nella speranza che si verifichino le condizioni che permettano la semina; ma i campi in molti casi sono ancora allagati. Molto difficile e' la situazione in Maremma''.
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