Espulso questo mattina Allam Baghdad, cittadino algerino, aderente al Gruppo Islamico Libico e al Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento. Già noto alle autorità italiane, perché vittima dello stesso provvedimento nel 2008, è stato dichiarato dal Viminale 'pericoloso'.
Sarà predisposto in Tunisia, al confine con la Libia, un campo profughi destinato ad accogliere migliaia di migranti in fuga dalle città in rivolta. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso di un'audizione alle commissioni congiunte Affari costituzionali ed Esteri di Camera e Senato. Per la missione umanitaria sono pronti 5 milioni di Euro e, come ha spiegato il titolare del Viminale, anche le Regioni "sono pronte a partecipare dal punto di vista degli aiuti finanziari".
Rientra la tensione diplomatica tra Italia e Tunisia dopo le polemiche sollevate ieri dal portavoce del governo nord africano in merito all'ipotesi di dispiegare i nostri contingenti per frenare i flussi migratori rilanciata dal ministro dell'Interno Maroni. Il disgelo fa seguito all'incontro avvenuto questa sera tra il ministro degli Esteri Frattini e il primo ministro tunisino Mohammed Ghannouchi.
Fa discutere e apre un caso politico la lettera spedita oggi dal sindaco di Roma Gianni Alemanno al ministro dell'Interno Maroni e al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. Alemanno, dopo la tragedia della morte dei quattro bimbi rom, chiede altri 30 milioni per gestire l'emergenza nomadi, suscitando perplesssità e "sorpresa" al Viminale. La replica del ministero è tutta basata sulle cifre. E ricorda di aver stanziato complessivamente 60 milioni di euro per l'emergenza in cinque regioni. (Lazio, Campania, Lombardia, Veneto e Piemonte).
Un accordo settennale per la presa in carico e l’inserimento sociale dei rifugiati e dei richiedenti asilo, sottoscritto dal Comune e dal ministero dell’Interno in prefettura oltre un anno fa, rischia di arenarsi o quantomeno di ridimensionarsi a causa della “morosità” nei pagamenti del Viminale. Lo rileva Stefania Saccardi, assessore alle politiche sociali.
E’ entrato nella fase operativa il piano di sicurezza messo a punto dal Viminale, in collaborazione con la Federazione Italiana Giuoco Calcio, per l’incontro “Slovenia – Italia”, valevole per le qualificazioni ad EURO 2012, in programma il prossimo 25 marzo a Lubiana.
Nel corso di riunioni operative ed organizzative tenutesi presso l’Ufficio Ordine Pubblico del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e presso la sede della Federcalcio, sono state concordate le misure da adottare in preparazione della gara di venerdì prossimo, nonché quelle di collaborazione con la Polizia slovena.
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