Il sindaco di Firenze sceglie la presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa in Palazzo Vecchio per rimescolare ulteriormente le carte in casa Pd.
Ad un partito stretto tra le tentazioni (o le speranze) di intesa con il terzo Polo e le grane sulle primarie, Renzi manda un messaggio forte e chiaro: "Berlusconi non si butta giù con le spallate di Palazzo perché, come abbiamo visto, ne esce ancora più forte". Uno schiaffo ad un partito in una convulsa fase di transizione, del quale Renzi ribadisce "di voler rinnovare il gruppo dirigente".
Vespa, accolto da una platea stracolma, dimostra di gradire a più riprese le posizioni del sindaco di Firenze, che fa gli onori di casa insieme al direttore della Nazione Mascambruno. Quest'ultimo, seduto tra il sindaco e l'autore de "Il cuore e la spada", ricorda i successi del sindaco e il suo alto indice di gradimento. Renzi afferma che fare più bella una città come Firenze è più difficile rispetto a città come Crotone o Udine, poi si lascia sfuggire "ci siamo fatti scappare gli elettori di Udine e Crotone". Vespa prende la palla al balzo e gli ricorda che gli elettori appena citati non votano a Firenze. Poi il direttore della Nazione fa presente a Renzi quanto sia difficile fare il sindaco di Firenze e la "scoppola" presa con la nevicata, chiede invece a Vespa una valutazione sulla politica nazionale. Il "presidente della terza camera" risponde che a fare il bello e il cattivo tempo è Casini che appoggia velatamente Berlusconi. Sulla crescita del Paese, Vespa parla di impedimenti dettati dalle corporazioni che paralizzano l'Italia. Si toccano anche i temi caldi legati a Mirafiori, Mascambruno parla della Fiat non risparmiando qualche critica a Marchionne, mentre Vespa d'accordo con Renzi su l'Ad vede nella politica della Fiom dei residui ideologici. Il sindaco parla di cattiva abitudine di attaccare chi fa impresa, "per la prima volta - continua Renzi - la Fiat non chiede i soldi degli italiani, ma dietro c'è un progetto", gli fa eco Vespa che ricorda l'eccellenza italiana nell'industria leggera, proprio in questi giorni si svolge alla Forezza da Basso, Pitti uomo, la kermesse tanto attesa della moda. Renzi parlando delle cattive abitudini italiane e delle sacche di potere che non fanno decollare l'economia del nostro Paese ha ricordato del fratello medico che laureatosi col massimo dei voti è emigrato in Svizzera per non essere considerato il fratello del sindaco e camminare con i suoi piedi. Vespa ha addirittura paragonato Renzi a Blair e il sindaco lusingato ha ricordato un incontro avuto con l'ex premier inglese a San Giminiano in cui Blair ha invitato i politici della sinistra italiana a superare i preconcetti ideologici sull'ordine e la sicurezza. Il pubblico in sala ha gradito la chiacchierata, per nulla noiosa e a tratti divertente.
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