"Sinceramente avevo già capito che Battisti non sarebbe mai rientrato in Italia e devo dire con amarezza che il Governo italiano non ha fatto niente, come non aveva fatto niente per il caso della ex Br, Marina Petrella". Lo ha detto questo pomeriggio a Firenze Lorenzo Conti, figlio di Lando, l'ex sindaco di Firenze assassinato nel 1986 dalle Br, partecipando ad un presidio sotto il consolato del Brasile di Firenze.
"Oggi ho sentito dichiarazioni del presidente Berlusconi, che ha detto che per lui i rapporti con il Brasile non sono cambiati - ha affermato Lorenzo Conti - Io invece devo dire che per me i rapporti con il Brasile sono interrotti, e farò di tutto per fare un boicottaggio di carattere economico, perché oggi questo mondo segue soltanto il 'dio denaro', e dunque è inutile cercare di intraprendere strade che portano ai tribunali dell'Aja: in questo modo ci vorranno decenni, e comunque allora Battisti sarà sulle spiagge di Copacabana". Conti ha spiegato di sentirsi "particolarmente offeso per la decisione di Lula sia come cittadino italiano che come vittima del terrorismo", e ha poi annunciato che la protesta contro il 'no' del Brasile all'estradizione andrà avanti. Infine, Conti ha rivolto critiche anche alla Francia e Carla Bruni.
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