Avrebbe facilitato un'azienda produttrice di protesi al seno in cambio di favori. Questa l'accusa principale per il professor Marco Dini, primario del reparto di chirurgia plastica e ricostruttiva dell'azienda universitaria ospedaliera di Careggi, nonchè direttore della scuola di specializzazione di chirurgia plastica ricostruttiva estetica dell'Università di Firenze, arrestato (e messo ai domiciliari) dalla Gdf, a seguito di un provvedimento emesso dal gip di Firenze Paola Belsito, su richiesta dei sostituti procuratori Luca Turco e Giuseppina Mione. Centossessanta finanzieri stanno dando corso, in 7 regioni italiane (Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Campania), a 53 perquisizioni domiciliari e locali in nei confronti di altri soggetti indagati, non destinatari dell'odierno provvedimento restrittivo. Le ipotesi di reato contestate sono quelle di peculato, corruzione, concussione, falsità ideologica in atti pubblici e abuso d'ufficio e riguardano fatti che, oltre al noto chirurgo fiorentino, vedono coinvolti, a vario titolo, anche altri medici, nonchè informatori scientifici di una azienda produttrice di protesi mediche.
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