“Al via una fase nuova del Maggio musicale fiorentino: finalmente è il momento della chiarezza artistica ed economica sul futuro della Fondazione.
Sono già stati raggiunti gli obiettivi del Piano triennale di risanamento e per la prima volta da anni il bilancio consuntivo 2015 sarà chiuso in pareggio. Adesso continueremo a lavorare per una sempre maggiore efficienza della struttura e mi auguro che i privati si facciano avanti per dare una mano: la cultura non sta in piedi per caso ma se viene alimentata”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella, presidente della Fondazione del Maggio musicale fiorentino, presentando alla stampa i principali risultati degli ultimi mesi di attività insieme al sovrintendente Francesco Bianchi.
Nardella ha annunciato che Comune e Fondazione hanno firmato nei giorni scorsi una convenzione per la gestione e manutenzione del Teatro dell’Opera e che il Comune aumenterà il proprio contributo per la Fondazione, portandolo dagli attuali quattro milioni annui a 4,5 milioni.
La convenzione durerà fino al 2020 e prevede tra l’altro che la Fondazione si assuma la gestione e la manutenzione ordinaria, nonché titolarità e oneri delle utenze, mentre il Comune si assumerà gli oneri derivanti dalla manutenzione straordinaria. Il Comune avrà a disposizione il teatro per venti giorni l’anno a titolo gratuito, per propri eventi. La valorizzazione e la commercializzazione degli spazi del teatro, per attività diversa da quella istituzionali, spetteranno alla Fondazione. Nardella ha ricordato inoltre la delibera del settembre scorso che prevede la costituzione a favore della Fondazione del diritto d’uso esclusivo di parti del complesso immobiliare e la progettazione del nuovo montacarichi e ascensore da 250 mila euro, che risolverà il problema degli allestimenti nella cavea all’aperto.
“Con questa convenzione – ha precisato – adesso sono più chiari gli obblighi di entrambe le parti e saranno garantiti risparmi. Per esempio dalla gestione ordinaria sarà possibile per il teatro risparmiare circa 300 mila euro di Iva”.
Nardella ha anche sottolineato la fase di rilancio artistico che sta vivendo la Fondazione, con nuovi spettacoli improntati alla commistione di generi (per esempio Pierino e il lupo con Elio e le storie tese e l’evento con Mehta e Bollani). “Il Maggio non è un teatro chiuso e ammuffito – ha concluso – ma una forza culturale viva che si apre ai giovani e che finalmente ha i numeri giusti per una grande operazione di rilancio”.
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