“La memoria non è un esercizio stanco e rituale, è quasi una missione e lo è certamente per Tatiana e Andra Bucci che hanno vissuto ciò che non possiamo immaginare e hanno deciso di mettere a disposizione di tutte le generazioni, giovani e meno giovani, la loro esperienza, condividendo con noi i valori che sono alla base della libertà e della sua riconquista”.
Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella nel suo intervento nel Consiglio comunale solenne di ieri pomeriggio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio riunito per celebrare la Giornata della Memoria e conferire la cittadinanza onoraria alle sorelle Bucci nate a Fiume da una famiglia mista ebreo-cattolica. Tatiana e Andra furono internate all’età di 4 e 6 anni prima nella Risiera di San Sabba e successivamente nei campi di sterminio di Auschwitz, dove sono rimaste dal marzo 1944 al gennaio 1945. Hanno avuto il coraggio di tornare ad Auschwitz e hanno promesso di continuare a tornare ogni anno “finché le forze lo permetteranno loro” al fine di tramandare la propria testimonianza.
“Firenze è accanto alle sorelle Bucci - ha continuato il sindaco - perché ha vissuto come loro le ferite, le violenze e le persecuzioni del nazifascismo. Tramandare di generazione in generazione la memoria è una delle missioni più alte e più nobili di una comunità e per Firenze è certamente una missione che si intreccia con la propria storia e la propria identità, come ci ricorda il Gonfalone con la Medaglia d’oro al valor militare”.
“La cittadinanza onoraria non è solo un modo per dire grazie a Tatiana e Andra - ha proseguito il sindaco - ma è anche un modo per dire che siamo accanto a loro e per dare loro l’energia di cui hanno bisogno per continuare a narrare la loro storia con cui contagiare tanti ragazzi e ragazze di passione e consapevolezza verso la verità e la libertà”. “La natura umana è sempre esposta alle fragilità e alle malvagità di cui essa stessa può essere origine e noi viviamo ogni giorno una battaglia contro questo lato potenzialmente negativo e malvagio degli esseri umani - ha concluso Nardella -. Per questo, la libertà non è un valore che si conquista per sempre, ma è un valore che si conquista ogni giorno nelle relazioni con le persone, nel costruire comunità solide, nell’investire sulla cultura, sull’educazione e sulla memoria”.
Prima del conferimento della cittadinanza onoraria, il sindaco ha incontrato, insieme alla presidente del Consiglio comunale Caterina Biti e alla presidente della Commissione Cultura Maria Federica Giuliani, Tatiana e Andra Bucci nella Sala di Clemente VII, dove hanno firmato il libro d’onore.
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