Sicurezza e Polizia municipale, l'affondo di Gianassi: "Bocci racconta bugie"

di Christian Campigli - Ribattere colpo su colpo, per spezzare sul nascere le velleità di vittoria. E' questo l'ordine arrivato dai piani alti del Pd al sindaco Dario Nardella e ai tutti i suoi candidati al consiglio comunale.

Detto fatto, questa mattina è apparso un post dell'assessore alla sicurezza Federico Gianassi che fa le pulci, come si dice in gergo, alla seconda parte dell'intervista a La Nazione di Ubaldo Bocci (alla prima parte su tramvia, Foster e fantasmagorici campi da cricket aveva già pensato l'attuale primo cittadino).

“Ieri il candidato della destra Ubaldo Bocci si è presentato ai fiorentini con un'intervista su La Nazione. Oltre a proporre un campo da cricket al posto della stazione dell'Alta Velocità ha raccontato almeno un paio di fake news. Secondo Bocci i dirigenti del comune di Firenze sono 143. In realtà sono 61, alcuni in meno rispetto a cinque anni fa. Secondo Bocci, poi, 400 vigili su 800 se ne stanno beati in ufficio senza fare nulla. I nostri agenti, invece, diventano ora 854 grazie alle 110 assunzioni che abbiamo fatto (mentre siamo ancora in attesa dei 250 uomini promessi dal ministro Salvini di cui al momento non c'è nemmeno l'ombra). Dei nostri agenti 120 circa (e non 400) non fanno servizi in strada perché ci sono certificazioni mediche (alcune sono temporanee). Un pressappochismo di questo genere nel parlare dei dirigenti del Comune e della polizia municipale di Firenze è imbarazzante per chi si candida a governare la città più bella del mondo”. Parole di fuoco, che stanno rendendo questo inizio di campagna elettorale davvero elettrizzante. 

Nel frattempo mister Azimut ha pubblicato un nuovo post di commento ad un episodio di cronaca nera avvenuto proprio all'Isolotto, la zona nella quale è stato presentato lunedì dal ministro Mattro Salvini. “Ieri sera ennesima notizia di violenza in questo quartiere.  Notte di terrore per due coniugi anziani picchiati e rapinati all'interno della loro abitazione”. Oltre alle parole è stato pubblicata anche una foto su sfondo viola, che lancia l'hastag #difendiamo l'Isolotto. 

In questa immagine sono ritratti alcuni pugni chiusi, un messaggio intrinseco che in rete è stato interpretato (ne siamo certi, in modo errato) da numerosi utenti come un richiamo all'autodifesa. E alla violenza.

Perché, come diceva Cric Cab nel 2014 “Liar liar, she's on fire, she's waiting there, around the corner, just a little air and she'll jump on ya”.

Christian Campigli