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venerdì, 24 febbraio 2012 - 00:12
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Investimento da 200 milioni

Nuovo Stadio alla Mercafir: le modalità per il Project Financing

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Stadio alla Mercafir. La marcia di avvicinamento è già iniziata. Anzi procede a tappe forzate. E alla fine di marzo la Fiorentina potrebbe già avere tutte le carte in mano per proporre al Comune di Firenze il project financing per la costruzione del nuovo Stadio e della mini-cittadella viola.

Anche venerdì, prima della partita contro il Napoli, il sindaco e Andrea Della Valle, c’è da scommetterci, hanno parlato dell’argomento. Il progetto oltre allo stadio da 40mila posti coperti prevede infatti la possibilità di realizzare fino a 21.500 metri quadri di strutture commerciali per medie strutture di vendita, fino a 3500 metri di strutture alberghiere, 5mila metri quadri di uffici e 3mila metri quadri fra case e negozi di vicinato.
Valore stimato dell’investimento: 180/200 milioni di euro.

Ma vediamo perché già dalla fine di marzo la Fiorentina può decidere di scendere in campo. Entro la fine di febbraio la giunta approverà, insieme al bilancio, la delibera di variante per la valorizzazione dell’area Mercafir a Novoli.

Venti giorni dopo, presumibilmente nella seduta del 26 marzo, sarà il consiglio comunale a dover discutere e approvare quella variante. Poi scatterà il tempo delle osservazioni che, a seconda della procedura seguita (il Crescitalia di Monti o le disposizioni della Regione Toscana) non supererà i 3/4 mesi. Prima dell’estate, quindi, l’iter per l’approvazione della variante sarà concluso.

Già alla fine di marzo, però, quando Palazzo Vecchio avrà messo nero su bianco tutte le informazioni utili, la Fiorentina potrà decidere se affrontare o no la nuova avventura.

Il codice per gli appalti pubblici (Decreto legge 163/2006 e successive modifiche e integrazioni) prevede infatti per il project financing una doppia modalità. Può essere il soggetto privato a proporre all’amministrazione la realizzazione di un’opera. E in quel caso l’amministrazione comunale ha sei mesi di tempo per decidere se accettare o no la proposta.

In questo caso il soggetto privato conquista il ‘diritto di prelazione’ sulla costruzione dell’opera stessa. Il Comune farà comunque un avviso di tipo europeo, ma il diritto di prelazione sarà salvo. Seconda ipotesi: è il Comune a bandire la gara (sempre estesa al mercato europeo nel caso di lavori superiori ai 5 milioni di euro). E in questo caso non esistono diritti di prelazione di alcun genere.

La regola applicata alla costruzione del nuovo stadio significa che la Fiorentina già alla fine di marzo potrebbe essere il soggetto promotore del project. Potrebbe cioè proporre al Comune la costruzione dello stadio e degli spazi commerciali previsti e dettagliati nella variante Mercafir. Un modo per sbaragliare il campo da tutti i possibili avversari europei.

Ma dopo il 26 marzo può anche accadere che sia il sindaco a lanciare, da subito, il famoso project e a dare quindi il via al bando di gara europeo (cioè pubblicato sulla gazzetta europea e aperto alle imprese europee). In questo caso la Fiorentina potrà decidere di partecipare, affrontando il rischio della concorrenza, oppure lasciare che altri costruiscano. Nel secondo caso nulla vieta che la Fiorentina possa affittare da un eventuale altro soggetto costruttore il nuovo stadio. Esattamente come avviene ora per il vecchio stadio Franchi.

Certo i tempi sono cambiati da quel settembre 2008 in cui Diego Della Valle lanciò l’idea del nuovo stadio e della famosa cittadella viola che avrebbe garantito alla squadra quella stabilità di introiti indispensabile per costruire il suo futuro europeo.

Ed è anche vero che dei 70 ettari che allora furono giudicati indispensabili ne sono rimasti solo 36. Ma, appunto, un investimento più contenuto potrebbe essere più appetibile in tempi di crisi economica internazionale. Se finora la famiglia Della Valle ha ufficialmente avuto in mano solo indicazioni parziali, solo un’idea progettuale dell’amministrazione comunale, dalla fine di marzo in poi avrà in mano le carte ufficiali della variante e potrà quindi elaborare il suo progetto economico.

Il sindaco sul tema è sempre stato ottimista. Al punto che si è sbilanciato a ipotizzare la posa della prima pietra del nuovo stadio entro la fine del 2012.  La corsa è davvero iniziata.

 

Fonte: Paola Fichera – La Nazione

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