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lunedì, 28 gennaio 2013 - 08:18
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Elezioni politiche 2013

Fare, a Prato presenta la rosa dei candidati

"La ricetta pratese per fermare il declino si riassume in meno spesa pubblica e meno tasse"
Immagine articolo - Il sito d'Italia

C’è il primo avvocato in Italia ad aver pignorato i beni dello Stato, imprenditori, mamme che lavorano ma soprattutto non ci sono politici di professione. La pattuglia pratese di Fare per Fermare il Declino, movimento guidato dall’economista Oscar Giannino, è composta da ben 6 candidati tra Camera e Senato su 33 candidati toscani.

 

Questa la rosa di nomi in lizza. L'avvocato Jacopo Calò Carducci, unico pratese candidato al Senato. Da anni a contatto con gli effetti della crisi economica pratese, è stato il primo a pignorare i beni dello Stato. E ancora, Matilde Tasselli Imprenditrice e presidente del comitato. Sarah Di Tardo, responsabile amministrativa, ha dato alla luce la secondogenita in piena campagna elettorale ed ha aderito a FARE proprio per promuovere la conciliazione tra lavoro e famiglia. Davide Mazzoni, direttore informatico presso l'Unione Industriale, si è candidato spontaneamente via web dopo l'appello di Giannino a tutti gli aderenti. Infine, Marco Ranaldi, commerciante e Fabrizio Palloni, commercialista, stesso spirito di servizio anche per loro, e stesso intento: fermare il declino, uscire dalla crisi e tornare a crescere.

 

“La ricetta pratese per fermare il declino si riassume in meno spesa pubblica e meno tasse, liberalizzazione e decentralizzazione, per tornare a produrre. Allentare le maglie dello Stato, ridurre l'IRAP perché le risorse restino in azienda e non vengano gestite centralmente, liberalizzare e correre agli stessi ritmi del resto del mondo produttivo, ecco cosa chiede Prato". dichiara la coordinatrice regionale Saba Zecchi, anche lei pratese.

 

"Toccare con mano quotidianamente la crisi della produzione pratese, e vedere che la spesa pubblica, oltre il 50% del PIL, continua ad essere sperperata senza criterio, non può lasciare indifferenti. Il gettito della nostra IMU che va totalmente a salvare l'MPS, non si può considerare una manovra tecnica illuminata".

 

La ricetta di Giannino è quella da manuale del libero mercato: meno spesa pubblica e meno tasse, liberalizzare e decentralizzare, per tornare a produrre. "Una città come Prato, produttiva, fatta di grandi lavoratori, di gente pratica, preparata e creativa,  è l'interlocutore più naturale per la formazione di Oscar Giannino. Allentare le maglie dello Stato, ridurre l'IRAP perché le risorse restino in azienda e non vengano gestite centralmente, liberalizzare e correre agli stessi ritmi del resto del mondo produttivo, ecco cosa chiede Prato". E il coordinamento di FARE si aspetta molto da Prato, come ha ribadito Saba Zecchi, alla presentazione dei candidati pratesi, ben 6 su 33. 

 

"Se Monti per la sua lista in Toscana ha scelto il pratese più critico verso il libero mercato è chiaro che non vuole fare gli interessi della PMI. Se il rappresentante pratese di Scelta Civica è lo stesso che ha associato la crisi al nome di Prato, senza esprimere alcuna fiducia verso le capacità dei pratesi di concorrrere sul mercato internazionale con le stesse regole  degli altri, è sicuro che i pratesi sapranno quale scelta fare il 24 febbraio" dichiara la coordinatrice regionale.

 

 

Il coordinamento e il comitato porteranno i fondatori di FARE nelle aziende pratesi per un confronto con imprenditori e dipendenti, per smontare l'idea distorta del "liberista sfrenato" che non farebbe l interesse del mondo produttivo.

 

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