Al Meyer anche gli infermieri fanno ricerca. E’ la novità che caratterizza la Giornata della Ricerca e dell’Innovazione che l’ospedale pediatrico fiorentino celebra martedì 17 ottobre dalle ore 9,30 alle 16 presso l’Aula Magna.
Come avviene nei grandi ospedali a livello internazionale, anche il Meyer promuove lo sviluppo delle capacità scientifiche anche tra gli infermieri e il personale delle professioni sanitarie.
Ma la medicina del futuro passa anche da un altro progetto fortemente innovativo. Parliamo del tempo protetto per i ricercatori. Oggi l’obiettivo che il Meyer, insieme alla sua Fondazione, vuole centrare è quello di trovare il tempo da dedicare alla ricerca per tutti coloro che intendono farla con costanza e applicazione. Già perché ritagliare dagli obblighi dell’assistenza e della cura, il tempo necessario per occuparsi della ricerca scientifica, è una vera impresa per tanti pediatri. Così il Meyer e la sua Fondazione hanno messo a punto un progetto che mira ad agevolare il personale, salvaguardando per loro quel “tempo protetto” così necessario per fare la ricerca.
Di questo si parla il 17 ottobre nell’iniziativa medico scientifica, che avrà come filo conduttore proprio la valorizzazione delle competenze e il sostegno delle nuove potenzialità espresse dagli operatori che si impegnano tutti i giorni nelle attività scientifiche. E tra queste grande rilievo verrà subito dato alla ricerca così preziosa e importante che porta la firma degli infermieri e delle infermiere. Ad aprire la Giornata saranno Alberto Zanobini, Direttore Generale del Meyer. Seguirà una sessione in cui si presenterà lo stato dell’arte sulla ricerca e innovazione al Meyer. Interverranno Chiara Azzari, Coordinatore scientifico Aziendale; Salvatore De Masi, Responsabile dell’Ufficio Ricerca; Katalin Majer, Funzionario dell’Ufficio Ricerca e Kathleen McGreevy, Coordinatore Ufficio Relazioni Internazionali e di Promozione dell’Innovazione.
Si lascerà successivamente spazio a un focus sulla ricerca nelle professioni sanitarie (infermieri, dietisti, fisioterapisti e tecnici di laboratorio, per citarne alcuni profili), area strategica per potenziare le capacità scientifiche dell’ospedale. “Il ruolo delle professioni sanitarie - spiega Patrizia Mondini, Direttore di questa importante Area del Meyer che aprirà la sessione - è fondamentale nel processo continuo dell’innovazione aziendale ed è importante che le professioni sanitarie non mediche se ne rendano protagoniste per contribuire alla creazione di un ambiente di lavoro che sia da stimolo per tutto il personale. In questa ottica l’innovazione diventa una metodologia che sistematizza, mette in pratica e valuta adeguatamente le proposte di tutti gli operatori”. Seguirà l’intervento di Emma Gomez Fernandez, Direttore infermieristico del San Joan de Deu Hospital di Barcellona. Un momento che sarà presentato da Filippo Festini, Professore associato di Scienze Infermieristiche dell’Università di Firenze e sarà concluso dalla testimonianze del Meyer.
Il programma continuerà con una sessione dinamica con la Commissione Scientifica Internazionale (organismo indipendente atto a fornire consigli volti a migliorare ulteriormente le attività scientifiche del Meyer) per fare tesoro dell’esperienza di vita e di lavoro. Si tratta di un talk show “My story and how I work” che vedrà impegnati il giornalista scientifico Luca Carra in un dialogo fuori dagli schemi con Lorenzo Genitori, Presidente della Commissione e i tre componenti John Arnold del Boston Children’s Hospital; Fernando D. Martinez, University of Arizona e Carmine Mottolese, Hôpital Pierre Wertheimer Lyon. Sarà un momento informale e molto stimolante.
La giornata della Ricerca e dell’Innovazione proseguirà alle ore 14 con l’introduzione di Gianpaolo Donzelli, Presidente della Fondazione Meyer e Chiara Azzari. Questa sessione pomeridiana prevede la condivisione dei primi risultati del Bando Giovani Innovatori 2017 della Fondazione Meyer, nonché la presentazione della nuova opportunità 2018 “Tempo protetto” per i ricercatori del Meyer, sempre grazie al sostegno della Fondazione.
Le conclusioni saranno del Prof. Luigi Dei, Rettore dell’Università degli Studi di Firenze.
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