''La giornata di ieri (riferendosi a domenica, ndr) e' stata positiva per il mondo arbitrale. Purtroppo abbiamo ancora una volta visto spettacoli indecorosi alla fine delle partite''. Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, stigmatizza il comportamento di calciatori e allenatori dopo una giornata di campionato caratterizzata da tensioni su molti campi. ''Lo sport e' bello quando a fine partita ognuno si stringe la mano e si pensa a quella successiva. Ma il terzo tempo che fine ha fatto?'', domanda Nicchi, ospite di 'La politica nel pallone' su Gr Parlamento, prima di snocciolare alcuni dati che definisce ''impressionanti''. ''Quest'anno ci sono stati 62 allenatori allontanati, 1704 calciatori ammoniti e 110 espulsi di cui 58 con il rosso diretto e 52 per doppia ammonizione. Sono dati che devono fare riflettere''. A Nicchi viene chiesto un commento sui cori razzisti contro Kevin Prince Boateng prima di Juventus-Milan. ''Mi posso solo associare alla vergogna che provo quando certi personaggi vanno ancora a vedere la partita. Gli strumenti sono quelli forniti dalla federazione, le nostre responsabilita' ce le assumiamo ma i regolamenti sono chiari: possiamo fare poco. Cominciamo in campo a dare segnali di cultura e rispetto dei regolamenti'', evidenzia Nicchi. Il n.1 dell'Aia, invece, promuove a pieni voti i direttori di gara. ''Stanno dimostrando ancora una volta, in un momento cosi' importante del campionato, di essere a posto atleticamente e psicologicamente. Questo fa ben sperare, anzi da' la certezza che sara' un finale di campionato bellissimo''. Nessun dubbio da parte di Nicchi sul rigore assegnato alla Juventus contro il Milan dall'arbitro Banti: ''Amelia si e' lamentato? Se si va a sindacare su quel rigore li' facciamo festa...e' uno stra-calcio di rigore, poi se vogliamo fare teatro facciamolo. Ma anche gli addetti ai lavori hanno detto che c'e' poco da discutere''.
Nicchi torna poi sugli episodi piu' controversi delle precedenti giornate, come il rigore che ha dato il via alla rimonta dell'Atalanta contro l'Inter. ''Se guardo quello che hanno visto gli altri, mi domando cosa sia stato fischiato...'', ammette. ''Gervasoni spieghera' al designatore quello che e' successo e cosa lo abbia indotto a fischiare quel rigore. Ma due-tre giorni dopo il fatto in una riunione ho incontrato un assistente di quella partita, il piu' lontano dall'azione, e mi ha detto che dal suo punto di vista vedendo quel giocatore con la mano alta avrebbe scommesso qualunque cifra su un rigore sacrosanto. A volte l'illusione ottica puo' portare a sbagliare''. Il n.1 dell'Aia esclude poi l'esistenza di un caso Tagliavento, l'arbitro fermato dopo la pessima direzione di gara in Fiorentina-Milan. ''E' un arbitro bravo che continuera' a fare bene. Gli ho detto che ha la stima di tutto il movimento arbitrale e che non si deve preoccupare di niente. Quando torna in campo deve essere Tagliavento, quindi stia sereno e tranquillo. Tornera' sicuramente prima della fine del campionato''.
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