No dell'Associazione esercizi storici fiorentini al vincolo immobile-esercizio storico proposto dall'ass. Bettarini

«Vietare i cambi di attività agli esercizi storici di Firenze? Sarebbe un grave errore e finirebbe per essere deleterio per il tessuto sociale della città». Le parole arrivano da Gherardo Filistrucchi, il presidente dell’Associazione degli esercizi storici, tradizionali e tipici fiorentini, ma riflettono il pensiero di tutti i consociati dopo le dichiarazioni rilasciate dall’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini.

Secondo Bettarini, l’amministrazione comunale fiorentina, prendendo spunto dalle norme del governo sulla tutela dei centri storici approvate col decreto Madia, starebbe valutando di vietare cambi di attività a quegli esercizi considerati storici (un centinaio a Firenze). Una misura, questa, che andrebbe in controtendenza con quanto richiesto dall’Associazione presieduta da Filistrucchi a Palazzo Vecchio soltanto alcuni mesi fa.

«In maggio, con una lettera ufficiale deliberata dall’assemblea degli associati, abbiamo chiesto al sindaco e all’assessore Bettarini che i vincoli che legano esercizio storico e immobile nel quale si svolge l’attività fossero decisi seguendo una casistica ben precisa – spiega Filistrucchi – Questo per evitare di creare problemi a quelle attività che volessero per esempio ingrandirsi o trasferirsi. Ci dispiacerebbe molto se il Comune decidesse di andare nella direzione opposta, anche perché, nei recenti incontri, mai ci era stata manifestata una tale intenzione dell’assessore». 

Alla luce del lavoro fin qui fatto assieme a Palazzo Vecchio, l’Associazione esercizi storici rimane ora in attesa della bozza del nuovo disciplinare e, viste le dichiarazioni di Bettarini, chiede di discutere ampliamente tale bozza insieme all’amministrazione prima che si trasformi in normativa.