Un vero e proprio regolamento, sull’esempio di quanto fatto in altre città d’Italia, per stabilire tempi, modi e percentuali degli sgravi da applicare a commercianti e artigiani che subiscano danni a causa dei cantieri delle opere pubbliche.
Lo ha preparato, inserendolo in una proposta di delibera di consiglio comunale, il gruppo di Forza Italia, e a presentarlo alla stampa è stato ieri mattina a Palazzo Vecchio il capogruppo Marco Stella.
Il regolamento, che passerà all’esame delle commissioni consiliari prima di arrivare (indicativamente entro il mese di gennaio) al voto in consiglio comunale, prevede un tetto massimo di 10mila euro annui di sgravi per ogni impresa che si trovi a subire le limitazioni imposte da un cantiere per un’opera pubblica che duri più di sei mesi (come previsto dalla legge 549 del ’95). Questi gli sgravi: esenzione totale della Cosap; esenzione dell’imposta sulla pubblicità (anche per le eventuali insegne provvisorie nel periodo del cantiere); riduzione fino all’80% della Tari; riduzione fino al 100% della Tasi (ma solo nel caso in cui l’immobile sia di proprietà del commerciante o artigiano che vi esercita l’attività). Tutti sgravi da applicarsi alla quota di competenza del Comune.
“Secondo le nostre stime – ha spiegato Stella – il Comune di Firenze potrebbe attivare 1,5 milioni di euro per aiutare le imprese in difficoltà. Le coperture sarebbero garantite quasi esclusivamente dall’imposta di soggiorno, di cui si prevede un maggiore introito nel 2015 pari a 1,5/2 milioni di euro.
Quello da noi preparato è un regolamento serio, che siamo pronti a discutere con tutte le forze politiche in consiglio comunale, per garantire certezze alle imprese. Ad oggi, a lavori già in corso, un commerciante che si trova a subire i disagi della cantierizzazione per le linee 2 e 3 della tramvia, non sa su cosa, in che tempi e in che modi l’amministrazione gli verrà incontro per affrontare gli anni di lavoro per completare l’opera: una situazione non più sostenibile. Perché Firenze non può, come già fatto con successo in molte città italiane, stabilire da subito un regolamento con le quote, i tempi e l’individuazione in base a parametri certi di chi, tra le imprese, ha diritto agli sgravi?”.
“Il regolamento prevede che ad accedere agli sgravi da parte del Comune possano essere solo le imprese che risultino in regola con la contribuzione. E anche se oggi noi parliamo di tramvia, lo stesso regolamento sarà applicato anche per tutte le altre grandi opere che Firenze aspetta: TAV e nuovo stadio in testa.
Per quanto riguarda il sistema tramviario, parliamo di un’opera che ad oggi, per le tre linee previste, presenta un costo di 719 milioni di euro, con un costo a chilometro di 38,2 milioni: il più alto d’Italia. È impensabile non stanziare fondi a garanzia delle imprese per un’opera così impegnativa.
Ci auguriamo che il nostro lavoro possa trovare quanto prima l’approdo del voto in consiglio comunale: solo allora la città di Firenze potrà dire di aver fatto tutto quanto in suo potere per aiutare la sua economia e salvare imprese che, altrimenti, rischiano il tracollo” ha concluso Stella.
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