Questa mattina la Polizia di Firenze ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale fiorentino, su richiesta Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica, nei confronti di tre cittadini cinesi di età compresa tra i 30 e i 39 anni, residenti nel pratese. Secondo l'ipotesi di accusa vagliata dal gip, gli indagati sarebbero responsabili di un sequestro di persona a scopo di estorsione di un loro con connazionale. I rapitori avrebbero anche procurato lesioni personali giudicate guaribili con 30 giorni di prognosi. Le indagini, le condotte dalla Squadra Mobile di Firenze, con la collaborazione del Commissariato di Empoli, sono partite nel gennaio dello scorso anno dopo che un amico della vittima aveva denunciato l'episodio. Secondo quanto riferito, il rapimento prelevato intorno all'ora di pranzo nei pressi di un ristorante cinese nell'empolese, dove almeno tre uomini, travisati con la mascherina, avrebbero prelevato l'ostaggio. Poco dopo la moglie di quest'ultimo avrebbe ricevuto in Cina notizie dai rapitori che richiedono per la sua liberazione la somma di 150.000 yuan (circa 20mila euro) da versare su una carta di credito di una banca cinese.
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