"Ci rallegriamo dello stop al tunnel Tav in città annunciato dal sindaco Nardella, un ripensamento che auspichiamo irreversibile: tuttavia i lavori
non sono bloccati, vanno avanti, c'è ancora viavai di operai:
bisogna passare subito ai fatti e bloccare formalmente i lavori". Lo ha detto ieri il portavoce del comitato No Tav di Firenze Tiziano Cardosi, in merito all'opportunità, ventilata nei giorni scorsi, di modificare il progetto per l'infrastruttura rendendola meno impattante per il tessuto urbano. "Inoltre - ha aggiunto - vogliamo vedere le proposte delle ferrovie, ma c''e' il rischio che siano proposte discutibili; si sente parlare di innovazioni tecnologiche, ma finora nessuno si è degnato di illustrarle". I No Tav hanno raccomandato alle istituzioni di "ascoltare, dopo il fallimento di questo piano e 760 milioni di euro finiti in fumo, chi per dieci anni ha annunciato inutilmente il disastro avvenuto. Abbiamo un progetto, sostitutivo, aperto, non definitivo, e completamente incentrato sull'uso della rete ferroviaria di superficie fiorentina: un progetto con potenzialità molto grosse, che potrebbe portare il trasporto pubblico su ferro anche oltre Firenze, nella Piana - è stato detto - e non sarebbe
male se al seminario di approfondimento sul tema annunciato dal Pd nelle prossime settimane fossimo invitati anche noi".
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