Scoppia la polemica sul nuovo allestimento della Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio, sede del consiglio comunale di Firenze, per le dichiarazioni di Vittorio Sgarbi. Il critico d'arte ha definito un "pollaio" la ristrutturazione dell'aula consiliare e non si è fatta attendere la risposta della Presidente dell'assemblea fiorentina, Caterina Biti. "“De gustibus non est disputandum” dice il proverbio. E se a Vittorio Sgarbi il nuovo allestimento del consiglio comunale nella Sala dei Duecento non piace, non possiamo che prenderne atto" spiega Biti in una nota diffusa da Palazzo Vecchio.
"Tuttavia, restiamo stupiti che dal suo ragionamento riportato oggi dalla stampa sia completamente assente un seppur minimo accenno al perché sia stato deciso, dopo lunghi studi e approfondimenti tecnici, di realizzare la struttura che il critico d’arte definisce “un pollaio” - prosegue la presidente del consiglio comunale di Firenze - il perché è appeso alle pareti addosso alle quali Sgarbi suggerisce di piazzare i banchi dei consiglieri: gli arazzi medicei, in parte già presenti (protetti da speciali tende) e in futuro visibili ai visitatori del museo di Palazzo Vecchio su tutti i lati della Sala, una volta che sarà completata l’installazione".
"Da un critico d’arte preparato e attento come lui, sinceramente, ci aspettavamo più curiosità di capire come mai la scelta di un tale allestimento. Saremmo stati lieti di poterglielo spiegare. Lo invitiamo quindi a tornare a Palazzo Vecchio quando la Sala sarà inserita nel percorso museale, in un giorno lontano dalle sedute dell’assemblea. Chissà se - conclude Biti - ammirando le opere del Bronzino, di Pontormo e degli altri maestri autori delle storie di Giuseppe raffigurate nei dieci splendidi arazzi, e valutando che la struttura del consiglio è fatta così anche per il mantenimento delle condizioni ottimali degli arazzi (tutti gli impianti si trovano sotto i banchi), non possa rivedere le sue estemporanee e provocatorie, anche se spesso divertenti, dichiarazioni”.
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